“Discarica di Roma a Cerveteri? Ha ragione Pascucci, è un rischio reale”

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Riceviamo e pubblichiamo dal Gaetano Giordano, Medico-Chirurgo Specialista in Medicina Legale e delle Assicurazioni, Psicoterapeuta

Il rischio che il territorio di Cerveteri venga invaso da una discarica che raccolga i rifiuti romani è assolutamente reale. In tal caso, i rischi per la popolazione saranno alti, come conferma uno studio dell’Istituto di Epidemiologia del Lazio, pubblicato nel 2016 e non a caso mai citato da enti o istituzioni pubbliche o private, e tanto meno dalla sindaca Raggi.
Che nel comune di Cerveteri possano arrivare i rifiuti di Roma non è affatto una bufala inventata da Alessio Pascucci, come farebbe comodo al Movimento 5 Stelle, che non perde occasione per dimostrare l’incapacità di approfondire qualsiasi problema.
Nel caso delle discariche in territorio cerveterano, arrivano addirittura a non distinguere il bianco dagli altri colori: come noto, infatti, nella mappa predisposta dalla Città Metropolitana di Roma, i siti che potranno ospitare discariche sono individuati all’interno di un’area colorata, appunto, di bianco, e individuano due luoghi a Cerveteri, e due a Fiumicino, proprio al confine con Cerveteri.
Come dire: tranquilli, di cosa vi preoccupate? avete una pistola puntata alla testa, ma non abbiamo ancora deciso se sparare a voi o al vostro vicino. Curioso modo di definire “bufala” una situazione, no?
Quanto ai rischi, lo studio del 2016 dell’Istituto di Epidemiologia del Lazio, pubblicato sull’ “International Journal of Epidemiology” (che non è esattamente il blog di Beppe Grillo), riporta gli studi sul rapporto tra salute pubblica e discariche laziali, e forse proprio a causa dei risultati risulta assolutamente inedito: la Raggi e tutte le altre forze politiche e istituzionali si sono “dimenticate” di citarlo.
L’articolo riporta i risultati di sedici anni di studi sulla salute di chi abita vicino alle discariche del Lazio e dimostra il preoccupante aumento di tumori al polmone, di morti per tumori al polmone, e di patologie respiratorie croniche, così come di infezioni respiratorie fra bambini e adolescenti. Lo studio si riferisce ad abitanti che risiedono nel raggio di cinque chilometri dalle discariche, ma l’acido solfidrico è un gas, e può essere facilmente trasportato a distanza.
In realtà, altri studi internazionali individuavano l’aumento di altre patologie croniche, gravi e/o mortali, oltre all’aumento dei tumori e di malattie al polmone: studi, in specie esteri, hanno riportato un aumento significativo di tumori allo stomaco, alla vescica, e di leucemie, ma anche di malformazioni alla nascita o di nascita di bambini a basso peso.
Un altro importante studio italiano del 2014 (pubblicato dall’ISS italiano) riporta invece un significativo aumento dei casi di cirrosi epatica, e di cancro al fegato e alla vescica. Altri studi, svolti in Toscana nel 2000 (e poi confermati da studi successivi), hanno rilevato un aumento statisticamente significativo di mortalità relativamente a patologie del sistema circolatorio e del sistema cerebrovascolari, del sistema linfo-ematopoietico, e di aumenti di linfoma non-Hodgkins.
A questo punto, occorre ricordare proprio la presa di posizione della Associazione Italiana di Epidemiologia, che nel 2008, in un articolo pubblicato negli Annali dell’Istituto Superiore di Sanità, oltre ad una serie di irrinunciabili strategie per il monitoraggio ed il controllo delle discariche pubbliche, raccomanda un pieno “coinvolgimento delle popolazioni interessate in ogni fase del processo decisionale” relativo alle discariche, e cioè che gli abitanti dei siti potenzialmente ospiti di discarica siano coinvolti in ogni fase del processo di gestione delle discariche, a partire dalla possibilità di accettarne o meno la presenza nel loro Comune.
Esattamente quello che questa Amministrazione comunale di Cerveteri, ha sempre fatto e intende continuare a fare, come le tante lotte già portate avanti anche nelle piazza e nelle strade dimostrano. Lotte alle quali si affianca -e crediamo di essere l’unica forza politica locale a farlo- un doveroso studio di tutti gli aspetti amministrativi, giudiziari,  scientifici della questione.
Dr. Gaetano Giordano
Medico-Chirurgo
Specialista in Medicina Legale
e delle Assicurazioni
Psicoterapeuta