RAGGI E ZINGARETTI AUTORIZZANO UNA DISCARICA A 3 KM DALLE PISTE DELL’AEROPORTO DI FIUMICINO. L’ENAC PROSPETTA IMPORTANTI RESTRIZIONI PER LE ATTIVITÀ DELL’AEROPORTO, COME LA CHIUSURA DI ALCUNE PISTE.
GIOVEDÌ 30 LUGLIO ALLE ORE 17 MANIFESTAZIONE ALLA REGIONE LAZIO (VIA DELLA PISANA) CONTRO UN PIANO RIFIUTI BASATO SU DISCARICHE, INCENERITORI E IMPIANTI A BIOGAS/BIOMETANO
Per birdstrike si intende l’impatto violento tra aeromobili e fauna selvatica, principalmente volatili (birdstrike), le cui conseguenze possono avere effetti catastrofici. L’impatto con un gabbiano in atterraggio o l’aspirazione di uno stormo di storni nel motore durante la corsa di decollo producono lo stesso effetto di uno o più proiettili.
Il fortunoso ammaraggio di un aereo di linea sul fiume Hudson in pieno centro di Manhattan nel 2009 a seguito di un birdstrike o l’atterraggio in un campo di mais di un A321 con a bordo 266 passeggeri e 7 membri d’equipaggio, avvenuto lo scorso 15 agosto a Mosca dopo l’impatto con un gruppo di gabbiani, non si sono trasformati in tragedia soltanto grazie alla perizia dei piloti e una buona dose di fortuna.
Gli aeroporti infatti non sono ‘scatole chiuse’ e risentono fortemente della situazione ambientale e territoriale che insiste nelle loro vicinanze. Per questo motivo le norme internazionali e nazionali che regolano le attività aeronautiche prevedono tutta una serie di opere e attività che non sono consentite nei dintorni di un aeroporto.
Aprire una discarica di rifiuti indifferenziati vicino ad un aeroporto è una scelta che può determinare effetti disastrosi.
All’aeroporto di Fiumicino l’indice di rischio legato al pericolo di birdstrike è andato aumentando nei quattro anni precedenti il 2013 in maniera molto evidente, fino a sfiorare la soglia di attenzione stabilita dall’ENAC. L’aumento dell’indice era dovuto principalmente alla presenza massiccia di gabbiani reali sul sedime dello scalo romano.
L’alto numero di gabbiani all’interno dell’area di manovra era dovuto ad una serie di fattori, come la vicinanza con la linea di costa, la presenza della foce del fiume Tevere e della vicina discarica di Malagrotta (6 km di distanza, 240 ha e 5.000 t di rifiuti al giorno), che attirava quotidianamente migliaia di volatili. L’aumento progressivo dei gabbiani che frequentavano l’aeroporto era dovuto alla crescita importante che questa specie ha mostrato nel corso degli scorsi decenni.
Il gabbiano reale infatti, nutrendosi di immondizia, ha di fatto raddoppiato la popolazione in Italia nel giro di 20 anni, arrivando a colonizzare in maniera massiccia anche i tetti delle città. A Fiumicino nel corso degli anni i gabbiani reali sono stati la causa di eventi con conseguenze particolarmente importanti, tra cui:
• 2001 – B777/200 Saudia – collisione con danni gravi motore;
• 2005 – B747 TG 942 Thai – collisione e carrello danneggiato;
• 2007 – B767 DL77 Delta – collisione con atterraggio d’emergenza e gravi danni (indagine ANSV);
• 2012 – A340-300 AR1141 Aerolineas Argentinas – collisione con atterraggio d’emergenza e gravi danni motore, ala e carrello.
Quando la discarica di Malagrotta è stata chiusa, il 1° aprile 2013, le presenze di gabbiani sono crollate in aeroporto del 76% in un solo anno, e questo ha determinato un calo dell’indice di rischio dell’83%, sempre a distanza di un solo anno.
Localizzazione della discarica di Monte Carnevale: oggi due incoscienti, la Raggi e Zingaretti, hanno deciso e stanno autorizzando la discarica di rifiuti a Monte Carnevale, che è localizzata a 3,5 km in linea d’area dalla pista di volo 16L.
Entrando nel merito della discarica di Monte Carnevale, il sito in progetto è posto ad una distanza di 3,5 km dalla testata della pista 16L e in una posizione tale che rende l’aeroporto al centro della direttrice mare-entroterra, ovvero in una posizione critica in virtù del flusso migratorio da/verso la costa che si instaurerebbe qualora la discarica venisse autorizzata.
L’ENAC (l’Ente nazionale per l’Aviazione Civile) ha già lanciato un grido d’allarme: “La discarica di Monte Carnevale costituisce certamente un pericolo per la sicurezza della navigazione aerea in virtù sia della certa fonte di attrazione all’avifauna sia del suo posizionamento rispetto alla costa e all’aeroporto che indurrebbe un continuo flusso migratorio dal mare all’entroterra e viceversa con il conseguente attraversamento delle rotte di atterraggio”.
Secondo l’ENAC, “l’incremento dell’indice di Birdstrike imporrebbe importanti restrizioni delle attività di volo, visto che la possibilità di un incidente catastrofico risulterebbe non più classificata come ‘molto remota’”.
Contro queste scelte scellerate, contro un piano regionale dei rifiuti basato su discariche, inceneritori e impianti a biogas/biometano, in discussione in queste ore al Consiglio Regionale, il Partito Comunista ha indetto una manifestazione per giovedì 30 luglio 2020 alle ore 17 davanti il Consiglio Regionale del Lazio in Via della Pisana 1301.
Partito Comunista – Segreteria Regionale del Lazio
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