Dire che l’acqua è potabile non basta

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Acqua

REVOCATA L’ORDINANZA DI NON POTABILITÀ DELL’ACQUA. LA ASL NON RISPONDE AI CITTADINI, COMUNICA SOLO CON IL SINDACO. IL GESTORE NON SPIEGA.

«La Asl Roma 4 ci ha appena comunicato che, in base alle analisi effettuate lo scorso 10 dicembre, i valori dell’acqua erogata dall’acquedotto Braccio di Mare sono risultati conformi ai parametri di legge. Pertanto ho appena provveduto a firmare la revoca dell’ordinanza di non potabilità n.159 dell’8 dicembre». Il sindaco Alessandro Grando

Questo è quanto si legge sul sito del Comune di Ladispoli oggi. Il sindaco Grando solo ieri, 14 dicembre 2020, comunicava l’esito delle analisi dei campioni prelevati in piazza delle Sirene e via delle Rose il 9 dicembre 2020:presenza di arsenico con valori fuori norma con la conseguente conferma della non potabilità dell’acqua nel Comune. Il comunicato
L’esito dei campioni prelevati dalla Asl RM4 in data 10 dicembre, oggi dicono altro, tanto che il sindaco revoca l’ordinanza d non potabilità. 1608035213(1)
A distanza di un giorno esito opposto. Se qualcuno è curioso e si domanda cosa sia successo, la spiegazione ovviamente manca. Come è salito il valore dell’arsenico e come sia sceso (e di quanto), per esempio.
Ovviamente ci affideremmo agli esperti senza lanciare ipotesi se solo fosse possibile: la Asl Rm 4 si è rifiutata di rispondere, informando di aver comunicato al sindaco gli esiti delle analisi e liquidandoci inviando il link dell’ordinanza emessa. L’ordinanza, come si legge, informa solo che l’acqua è tornata potabile. Altro non è dato sapere, in fondo che importa, qualcuno si è assunto la responsabilità di scrivere che l’acqua si può utilizzare.
Però “non vi è alcun mistero, solo il rispetto per il lavoro e le altrui competenze” risponde l’addetta alla comunicazione della Asl alle nostre perplessità in merito al loro rifiuto di dare risposte. Il rispetto è una cosa seria, lo crediamo anche per noi. Nei confronti dei cittadini di Ladispoli.