Accogliendo l’invito de Il Paese che Vorrei, la mozione preparata dall’associazione “Luca Coscioni” è stata approvata nei comuni di Allumiere, Fiumicino e Tolfa. Si attende ora la discussione negli altri comuni del comprensorio.
L’auspicio che il territorio si muovesse coralmente per promuovere un diritto civile e sensibilizzare l’opinione pubblica su un tema importante come quello del fine vita, si sta realizzando. Allumiere, Fiumicino e Tolfa sono i primi comuni del comprensorio in cui è stata discussa e conseguentemente approvata la mozione preparata dall’associazione “Luca Coscioni” e promossa da Il Paese che Vorrei. Prossimamente, il testo dovrebbe essere presentato e discusso anche a Bracciano, Cerveteri, Civitavecchia, Ladispoli e ovviamente Santa Marinella.
La mozione impegna le Amministrazioni a sollecitare il Parlamento a riavviare il dibattito sulla proposta di legge a iniziativa popolare, sottoscritta da oltre 70.000 persone e presentata sette anni fa. Una proposta che mira a restituire a ogni persona la libertà di scegliere sulla propria vita e sulla dignità della propria morte, decidendo liberamente se interrompere terapie e trattamenti. Questo atto mira anche a promuovere una campagna informativa all’interno delle RSA e delle RSD (ove presenti) per spiegare a tutti le nuove possibilità che la proposta di legge introdurrebbe e quelle già presenti nella legge sulle Disposizioni Anticipate di Trattamento (DAT).
Un’ottima legge, che molti rappresentanti territoriali hanno ritenuto giusto e doveroso portare all’attenzione dei rispettivi Consigli comunali. Per questo motivo, Manrico Brogi ad Allumiere, Angelo Petrillo a Fiumicino e Sharon Carminelli, Ramona Vittori e Mario Curi a Tolfa hanno presentato e fatto approvare questa mozione. A loro vanno i nostri complimenti, in attesa che gli altri comuni facciano lo stesso. Un comprensorio intero che si ritrova intorno ai diritti civili e che spera e chiede che anche il Parlamento ora faccia quanto richiesto.
Il Paese Che Vorrei