I maestosi animali stipati in gabbie piccolissime. Una non ce l’ha fatta.
L’Associazione Earth guidata da Valentina Coppola ha chiesto l’intervento dell’ambasciatore. Lo scorso 26 ottobre dieci tigri sono partite dall’Italia in un convoglio autorizzato per il trasporto cavalli e stipate in cassette di legno piccole per la mole delle tigri, che non permettevano agli animali di muoversi. Sono state bloccate alla frontiera tra la Polonia e la Bielorussia nella città di koroszczyn dove gli animali sono stati posti sotto sequestro per circa 6 giorni e hanno ricevuto le prime cure per le pessime condizioni in cui sono stati ritrovati. Nonostante questo purtroppo per una delle magnifiche bestie non c’è stato nulla da fare.
I poveri animali sembrerebbe siano partiti dalla città di Latina e che fossero destinati ad uno zoo del Daghestan.
Quel che è certo è che, oltre alle irregolarità documentali, le condizioni di trasporto degli animali erano tali che oltre alla morte di una di esse, le altre sono state trovate disidratate ed estremamente provate fisicamente e psicologicamente.
Le forze dell’ordine polacche hanno poi trasportato le 9 tigri superstiti allo zoo di Poznan in Polonia dove stanno ricevendo le cure necessarie al recupero psicofisico.
Le associazioni EARTH e SPCA Italia hanno depositato denuncia alla Procura della Repubblica di Latina ed inoltre Valentina Coppola, presidente nazionale di EARTH- Associazione nazionale di protezione ambientale riconosciuta dal Ministero dell’Ambiente, ha chiesto l’ intervento dell’ Ambasciatore italiano in Polonia Alessandro De Pedys, perché si faccia garante della cooperazione tra le forze di polizia dei due stati per rintracciare le responsabilità sia in Italia che in Polonia e perché simili barbarie non accadano più.