Spirito natalizio e amore per l’ambiente: un connubio vincente.
di Alfonso Lustrino
Natale porta con sé tanta magia e tanti momenti felici, ma allo stesso tempo, si sa, aumentano i consumi e con essi i comportamenti sbagliati in relazione ad Ambiente, Salute e diritti dei lavoratori. Saper cambiare alcune abitudini è importante, soprattutto in un periodo dell’anno in cui si produce il 30% in più di rifiuti, in particolare di plastica. Con
idee fantasiose e originali si riesce a preservare lo spirito natalizio e a proteggere il nostro pianeta. Ecco allora 10 pratici consigli per rendere il nostro Natale più sostenibile, sperando che i comportamenti virtuosi si protraggano per il nuovo anno.
1. Usa un albero ecologico e addobbalo con creatività. Evitiamo l’abete vero sostituendolo con uno finto, che ci durerà diversi anni, e addobbiamolo in maniera creativa con la pasta di sale colorata, legnetti rimediati e qualsiasi decorazioni che renderanno il nostro albero unico.
2. Pranzi e cenone senza spreco. Un terzo del cibo prodotto sul pianeta, viene sprecato senza neanche arrivare a tavola. Con il cibo che finisce tra i rifiuti, si potrebbero sfamare 200 milioni di persone. Allora facciamo la spesa con attenzione: non badiamo alla quantità, ma alla provenienza e alla qualità del prodotto.
3. Stop alle stoviglie usa e getta. Un rifiuto a cui dire assolutamente basta sono piatti e stoviglie in plastica usa e getta. Se proprio si è in tanti e non si ha voglia di lavare, si può optare per le stoviglie in bioplastica, carta o bambù che possono essere smaltiti (anche sporchi) con gli scarti alimentari. Occhio, però, non basta la dicitura “biodegradabile”,cercate gli articoli “compostabili”.
4. Gustiamoci un caffè con la vecchia moka. Evitiamo le capsule o cialde monouso: vanno assolutamente messe al bando le capsule di alluminio o di plastica che sono un giochino costoso per il consumatore, ma soprattutto tossico e inquinante con tantissimi svantaggi. Checché ne dica George Clooney bere il caffè espresso in capsule è un gesto che nuoce gravemente all’ecosistema. Meglio la tradizionale moka o le cialde compostabili.
5. Shopping nei negozi della nostra città. Quanti di noi si lasciano tentare dalle offerte che ci propone il web. Non dimentichiamo che la nostra città è bella anche grazie alle tante attività commerciali che la abbelliscono e che permettono ad intere famiglie di vivere dignitosamente. Premiamo le più virtuose che non utilizzano personale a nero e che assumono comportamenti sostenibili. Acquistando dal web favoriamo un certo tipo di commercio che con la sostenibilità non ha nulla a che vedere. Un giornalista del Fatto Quotidiano in incognito in un magazzino Amazon per tre settimane ha affermato: “Ero come in un videogame”. Il Natale può essere il momento giusto per scoprire o riscoprire finalmente il negozio di fiducia nella propria zona attento all’ambiente, che vende prodotti biologici, alla spina e quant’altro. Il contatto umano, la competenza, la possibilità di comunicare non hanno prezzo.
6. No ai regali inutili. Basta con i soliti regali inutili! Un bel libro sarà sempre gradito, come un buon cesto alimentare di qualità. Anche un buono acquisto può diventare un regalo utile e insolito da fare ai propri amici per diffondere l’ecologia. Se si vuole regalare un oggetto, meglio optare per un prodotto artigianale del commercio equo e solidale. Utilizzando materiali naturali, invece, possiamo letteralmente sbizzarrirci: i regali fatti a mano hanno il fattore Cuore in più, quindi via all’immaginazione con regali di lana, cotone, legno e carta oppure dolci fatti in casa, marmellate, biscotti, birre artigianali ecc
7. Scarta la plastica
Perché sprecare carta e nastri per incartare i regali? Scegliamo invece rafia, corda, bastoncini di spezie per abbellire il nostro regalo e impacchettiamolo con carta di recupero (giornali, spartiti musicali, fumetti) o tessuti. In questo modo potremmo anche invitare
amici e parenti, la sera di Natale, a non strappare le confezioni e riutilizzarle così in altre occasioni.
8. Cenone a basso impatto ambientale. Non ingrassare durante le feste sembra impossibile perché di norma si mangia tanto e male. Allora quest’anno evitiamo i cibi spazzatura privilegiando prodotti di qualità, cioè quelli a basso quantitativo di zuccheri, senza additivi chimici, provenienti da agricoltura biologica, locali, stagionali e liberi da
OGM. Riduciamo il consumo di carne e derivati. Iniziamo a farlo proprio dai giorni di festa. Se proprio non se ne può fare a meno, scegliamo carni provenienti da allevamenti ecologici. Gran parte della carne in commercio proviene da allevamenti intensivi, seconda causa di formazione di polveri sottili in Italia, più di auto, moto e dell’industria.
Consumiamo il pesce giusto: evitiamo merluzzo, salmone, gamberi, tonno rosso e pesce spada. Scegliamo il pesce fresco locale e stagionale che viene offerto dalla piccola pesca artigianale. Nel periodo natalizio girano veramente tantissimi prodotti dalla dubbia provenienza: inutile riempirci la pancia di cibi spazzatura, mangiamo meno e meglio.
9. Giocattoli ecologici. Per i bambini riduciamo i giocattoli in plastica e optiamo per quelli ecologici (legno, cartone o plastica vegetale). Il giocattolo viene usato pochissimo dal
bambino e spesso è destinato alla discarica perché non riciclabile. Anche in questo caso la scelta di giochi sostenibili è infinita.
10. Riscopriamo IL CONCETTO DI COMUNITÀ. Anche se spesso ci si sente soli nelle scelte “controcorrente” in realtà siamo in tanti, ma la vita frenetica di oggi non ci permette di venire in contatto con le persone che condividono gli stessi obiettivi “sostenibili”. Unirsi agli altri ci consente anzitutto di sentirci meno isolati, di condividere le scelte, confrontarci, migliorarci. Inoltre ci consente di venire allo scoperto, di fare massa critica ed essere più
incisivi, insomma di sentirci più utili per noi e per gli altri. Da sempre la comunità è stato elemento fondamentale di sussistenza per l’uomo. Invece individualismo e alienazione sono elementi moderni, dilagati con il boom economico perché funzionali al sistema, ma deleteri per noi. Le scelte personali sono fondamentali, ma solo se condivise e messe a conoscenza e servizio degli altri possono innescare il cambiamento più importante, che è quello culturale. Possiamo cambiare le nostre abitudini dentro le nostre case, ma se non ci aiutiamo tutti insieme a cambiare la nostra visione del Mondo resteremo sempre dei
singoli funzionali al sistema il quale ha gli anticorpi perfagocitare tutto, anche chi crede di essere diverso. Per cambiare il Mondo con i fatti e non con le parole dobbiamo cominciare a cambiare noi stessi e i nostri comportamenti quotidiani. Quando si tratta di rivedere
le proprie abitudini il cambiamento risulta difficile. Immaginate cosa accadrebbe se tutti riuscissero a rispettare questi 10 punti. D’altronde “o è Natale tutti i giorni o non è Natale mai”.