Il nostro giornale si occupò di questa proposta nel lontano giugno del 2001.
Come testimonia questa foto di una pagina de L’Ortica del 15 giugno di 17 anni fa.
All’epoca fummo gli unici ad amplificare un’iniziativa dell’attuale coordinatore del Codacons, Angelo Bernabei, che segnalava come fosse giusto agevolare fiscalmente il popolo dei pendolari, introducendo la possibilità di detrarre dalle tasse il costo delle spese sostenute per il trasporto pubblico. Ed in particolare per il Metrebus, abbonamento utilizzato da migliaia di persone anche nel nostro territorio. Ci sono voluti tanti anni, finalmente la battaglia avviata oltre tre lustri fa da Bernabei è stata vinta. D’ora in avanti, infatti, il costo sostenuto per l’acquisto di abbonamenti per i mezzi pubblici potrà essere detratto dalle tasse. È la Legge di Bilancio 2018 a prevederlo, stabilendo che così come per le spese mediche e scolastiche, anche quelle sostenute per abbonamenti ai mezzi pubblici si potranno portare in detrazione. Questa novità è entrata in vigore dal 1° gennaio ed è valida per il periodo d’imposta 2018; per questo motivo il rimborso di una parte della spesa sostenuta dalle famiglie con lavoratori o studenti pendolari si potrà ottenere solamente a partire dal prossimo anno, presentando la dichiarazione dei redditi con il modello 730/2019.
È bene sottolineare inoltre che l’agevolazione riguarda esclusivamente gli abbonamenti e non i ticket viaggio giornalieri. Si tratta comunque di un importante strumento per agevolare quelle famiglie che ogni mese spendono moltissimo per l’abbonamento ai mezzi pubblici. Un modo per far risparmiare quei nuclei familiari in cui ci sono lavoratori e studenti pendolari che allo stesso tempo potrebbe funzionare come incentivo per coloro che invece preferiscono prendere l’auto per spostarsi in città.
Come previsto dal testo ufficiale della Legge di Bilancio, nella dichiarazione dei redditi del prossimo anno si potrà portare in detrazione l’abbonamento ai mezzi pubblici, quali ad esempio:
autobus;
tram;
metro;
treni (regionali e interregionali).
Si potranno detrarre i costi sostenuti da tutti i componenti del nucleo familiare. Il risparmio comunque non è elevato, dal momento che lo sconto fiscale è del 19% e va calcolato su un limite di spesa pari a 250 euro. Ipotizzando il massimo della detrazione, quindi, il contribuente avrà diritto ad uno sconto di 47,50€, su un totale di spesa pari a 250 euro.
A tal proposito vi consigliamo di conservare tutti gli abbonamenti acquistati nel 2018, così da poter beneficiare dell’agevolazione. Trattandosi di una detrazione Irpef sulle imposte, lo sconto va richiesto indicando nella dichiarazione dei redditi per il 2018 – che andrà effettuata nel 2019 – tutti i costi sostenuti per l’acquisto di abbonamenti ai mezzi pubblici.
È bene specificare che nel testo della Legge di Bilancio non viene indicata la durata degli abbonamenti: salvo diversa comunicazione, quindi si potranno portare in detrazione sia quelli annuali che quelli settimanali e mensili.