Damiano Incaini, Campione d’Italia di Enduro Major nella classe Master 450 e Volontario del Gruppo Comunale di Protezione Civile di Cerveteri.
Fa parte del Nucleo Enduristi di Cerveteri, operativo sul territorio negli interventi straordinari sulla vegetazione in qualità di esperto del verde, il campione italiano di enduro è l’orgoglio della città etrusca. Iniziato nel 2019 il campionato è culminato il 10 ottobre con un secondo posto per Damiano. Un campionato combattuto fino all’ultimo percorso, con due secondi posti.
Oltre ad essere un’eccellenza in campo sportivo Damiano Incaini è un punto di riferimento del Gruppo Comunale di Protezione Civile, rivelatosi fondamentale in tante occasioni che hanno visto coinvolti i volontari in occasione delle emergenze maltempo. Non solo nel nostro territorio ci piace ricordare l’apporto dato dal campione ad Amatrice, devastata dal terremoto. L’endurista si è contraddistino anche in quell’occasione lavorando duramente al fianco dei volontari locali. Una persona semplice dall’animo nobile al quale, affascinati, abbiamo rivolto alcune domande.
L’Enduro è una specialità del motociclismo, due parole per chi non lo conosce?
É uno sport bello che unisce il contatto con la natura e la passione per i motori. Uno sport tra i più antichi, la storia del motociclismo nasce con le prove di regolarità, cronometrate ed in regola con il codice della strada dove si metteva alla prova la resistenza fisica dell’uomo con la resistenza meccanica della moto. Oggi le moto sono più performanti e affidabili però resta il fascino dell’enduro, dove tutto è consentito: dall’asfalto ai greti dei torrenti, fino al bosco con passaggi estremi sopra tronchi e mulattiere ripide.
Dove si è svolta la gara vincente?
In Toscana, a Anghiari. L’affascinante paesaggio collinare toscano, il percorso in stile vecchio enduro con prove intense e faticose. Il campionato è partito nel Lazio a Graffigniano, è passato dalla Campania, Emilia Romagna fino in Toscana. Durante una gara ho avuto una congestione che ha messo in pericolo salute e performance. Fortunatamente ho saputo recuperare all’ultimo giro, dalla sesta posizione sono tornato terzo.
Come ci si prepara per affrontare una gara?
L’allenamento è molto motocross, corsa a piedi, potenziamento muscolare. Svolgendo un lavoro dinamico, che richiede forza fisica, parto in vantaggio.
É necessaria molta forza fisica?
Lo sport è paragonabile al ciclismo ma allo stesso tempo è uno sport che richiede forza per sostenere il peso del mezzo e ci vuole agilità fisica e mentale per viaggiare a 100 all’ora nei boschi.
La passione per le due ruote, il volontariato in situazioni emergenziali, c’è qualcosa che ti fa di paura?
Le calamità naturali mi fanno paura, tutto ciò che l’uomo non può controllare.
Però nella vita affronti le emergenze. Prendere di petto la paura è terapeutico?
Ho affrontato l’emergenza delle trombe d’aria ma quando mi trovo faccia a faccia con la forza della natura provo paura perchè ho visto di cosa è capace. Così come ad Amatrice, è stato difficile vedere la sofferenza negli occhi delle persone. Non sono un super eroe ho messo a disposizione ciò che so fare: non ho scavato nelle macerie, sono un motociclista, ho trasportato materiali da un luogo all’altro, cercato sentieri. Ci sono voluti mesi per riprendermi però appaga dedicarsi agli altri.
Dalle forti esperienze cosa rimane?
La comprensione che la vita è un attimo e va vissuta intensamente. Mi dedico alla famiglia, alla comunità alla mia passione per lo sport.
La tua famiglia appoggia le tre scelte?
Eccome, ho coinvolto tutti nella passione per le due ruote. Mia moglie fa le gare di Enduro Sprint, mio figlio di Mini Enduro. Ci divertiamo insieme. Per noi la motocicletta è uno stile di vita.
La tua prima motocicletta
Avevo 9 anni quando ho ricevuto in regalo la minimoto, poi dopo i 18 anni ho cominciato a fare sul serio, lavoravo e potevo gestire la spesa. Parliamo di uno sport che richiede un discreto impegno economico. Oggi posso contare sul sostegno di alcuni sponsor che approfitto per ringraziare. Così come sono grato alla dottoressa Morabito per il supporto nel campo dell’integrazione alimentare, preziosa alleata nel mantenermi in salute.
Enduro e motocross, quale consigli?
La partenza nel motocross è un momento che molti temono ma che io adoro, stare gomito a gomito con gli altri avversari, la competizione è stimolante mentre nell’enduro il percorso è lungo, è a cronometro, da considerarsi quasi una solitaria dove sei solo e concentrato negli ostacoli lungo il percorso.