DAL PESCE INDIGESTO AL JOVA BEACH CHE CREA DANNI ALLA PALUDE

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pesce indigesto
immagine pesce antiplastica cerenova

COMUNE ETRUSCO BERSAGLIATO DALLE CRITICHE ANCHE PER GLI IMPEGNI DISATTESI SULLE DUNE.

di Emanuele Rossi

Il pesce “non digerito”, il report sui mega eventi in spiaggia e poi la mancata adesione alla tutela delle dune. Tre grane in un colpo solo per il comune di Cerveteri registrate a poche ore una dall’altra. Intanto ha fatto scalpore la notizia del pesce mangiaplastica «da rimuovere» come stabilito dalla Capitaneria di porto di Ladispoli- Marina San Nicola.

palude torre flavia
immagine sopralluogo palude torre flavia

È costato ben seimila euro nell’estate del 2019, tramite finanziamento regionale, e ora dovrà essere rimosso a Campo di Mare. Quella struttura in ferro sulla sabbia con la finalità di raccogliere i rifiuti si troverebbe sul demanio ma è privo di concessione. Perciò è da considerarsi non in regola secondo quanto emerso da un sopralluogo della guardia costiera. Tra l’altro i rifiuti di plastica sono lì da parecchio senza essere stati mai raccolti e il pesce è anche arrugginito costituendo un pericolo per i bambini. Ad allertare le autorità il comitato Cerenova-Campo di Mare. «Grazie alla segnalazione di un nostro collaboratore – conferma il presidente, Alessio Catoni – abbiamo inviato un esposto alla Capitaneria per verificare le condizioni del nostro amico pesciolone. L’attento lavoro del comandante Vitale, ha fatto emergere, gravi irregolarità. Inoltre l’incuria ha fatto in modo che il pesce sia estremamente pericoloso».

Il sindaco Elena Gubetti ha replicato: «Il pesce non è abusivo ed è stato regolarmente autorizzato». Insomma, si vedrà se avrà ragione il comune o l’autorità marittima.

 

Il concertone
Ed ecco il secondo nodo di Campo di Mare: «Promuovere eventi del genere in spiaggia crea danni all’habitat faunistico». A certificarlo il gestore della palude di Torre Flavia per conto di Città Metropolitana, Corrado Battisti. «C’è stato molto dibattito ma oggi abbiamo finalmente dei dati oggettivi pubblicati dalla rivista scientifica Environmental Pollution. Numeri che ci dicono che si verifica un forte declino di uccelli e di specie durante lo stress provocato dal concerto in un raggio di 500 metri fino a un chilometro. Evidentemente non reggono l’inquinamento sonoro e l’intensità fortissima della luce».
L’invito poi a Jovanotti e al sindaco Gubetti (favorevole al Jova Beach): «I concerti si devono fare in luoghi adatti negli stadi e nelle piazze e non nei siti dove si possono avere effetti negativi sulla riproduzione di tutti questi animali. La biodiversità ne soffre ed è stata già penalizzata in questi anni».

Il patto disatteso. Per il Civat (Cittadini Volontari e Attivisti per l’Ambiente) il comune etrusco avrebbe fatto un bel passo indietro riguardo alla stesura della “Carta dei Comuni Custodi delle Dune Costiere Mediterranee” a Pomezia nel 2022. Eppure Cerveteri, presente tra i promotori, l’ha sottoscritta con delibera di giunta del 18 novembre 2022.

I comuni firmatari hanno assunto precisi impegni di tutela, informazione, educazione e comunicazione del bene “Duna Costiera Mediterranea”, «riconoscendo l’importanza strategica della duna come elemento geomorfico in sé caratterizzante il paesaggio delle coste del Mediterraneo, sistema di protezione dell’entroterra, di controllo dell’erosione costiera e di salvaguardia della qualità della spiaggia, nonché elemento socialmente attrattivo per finalità educative e sociali».

Poi l’affondo: «Non ci risulta che il comune di Ladispoli abbia firmato la Carta ma, ci siamo detti, almeno Cerveteri, dopo gli spianamenti scellerati per il Jova Beach Party, finalmente riconosce l’importanza degli ecosistemi dunali! Tra il dire e il fare rimane insuperato un vasto mare».