Il percorso turistico-religioso attraverso l’Italia nei luoghi accomunati dal culto per l’Abate di Saint-Gilles, diventa realtà.
Dal 9 al 13 marzo si svolgerà il primo tour di pellegrini da Linguaglossa (CT) ad Altavilla Silentina (SA) a Latronico (PZ). Prende corpo così l’idea lanciata da Salvatore Puglisi, sindaco di Linguaglossa, nel libro “I cammini di Sant’Egidio. Tra turismo religioso, pubblica amministrazione e cultura ecclesiale” (Historica / Giubilei Regnani).
La partenza è prevista in pullman da Linguaglossa il 9 marzo, con arrivo ad Altavilla Silentina nel pomeriggio. Il programma prevede, per l’indomani mattina, l’incontro con il sindaco del comune campano Francesco Cembalo, la visita al paese, alla chiesa del Patrono e a un caseificio della zona, con pranzo in un agriturismo. Nel pomeriggio, la visita a Paestum.
Al momento saranno solo tre i tre luoghi egidiani collegati dal tour. A breve se ne organizzeranno altri per completare l’itinerario a tappe e raggiungere, entro l’anno, anche il monastero di Saint-Gilles a Saint-Gilles du Gard, nel sud della Francia.
Enormi le ricadute e le potenzialità del progetto dei “Cammini di Sant’Egidio”: dal recupero alla valorizzazione di beni culturali ed ecclesiastici considerati “minori”, dal ripopolamento di borghi e piccoli comuni grazie alla maggiore attrattiva economica all’implementazione della coesione sociale, dalla possibilità di creare una massa critica per attrarre fondi comunitari all’attrazione di un turismo internazionale, dato che il culto di Sant’Egidio è diffuso in tutta Europa, dalla natia Grecia alla Francia, dal Belgio all’Olanda. Un progetto dal cuore antico (si pensi ai pellegrinaggi medievali sulle vie della fede) ma funzionale alla ripresa dei viaggi dopo la pandemia, poiché privilegia mete alternative e in grado di soddisfare le rinate esigenze di spiritualità.
La rete dei comuni egidiani, che hanno firmato il protocollo d’intesa per dare vita a un percorso di condivisione sociale, culturale e religiosa, coinvolge la Comunità di Sant’Egidio di Roma e comprende Verrès (Aosta), Rubiana e San Gillio (Torino), Cona / Pegolotte (Venezia), Cavezzo (Modena), Gambettola (Forlì Cesena), Monte San Savino (Arezzo), Avigliano Umbro (Terni), Staffolo (Ancona), Sant’Egidio alla Vibrata (Teramo), Civitaquana (Pescara), Caprarola, Cellere e Orte (Viterbo), Mompeo (Rieti), Camerata Nuova, Filacciano, Rocca di Cave e Tolfa (Roma), Terelle (Frosinone), Frosolone (Isernia), Grottolella e Melito Irpino (Avellino), Altavilla Silentina (Salerno), Latronico (Potenza) e Linguaglossa (Catania), cui si sono aggiunti di recente Bojano (Campobasso) e Scanno (L’Aquila).