Crisi interna, è scontro totale tra Gubetti e Pascucci

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sindaco gubetti

Lunedì il Consiglio verità. La maggioranza potrebbe non avere i numeri per governare.

Si naviga a vista. E il porto sicuro potrebbe anche non esserci per l’amministrazione comunale di Cerveteri dopo la grave crisi che si è aperta all’interno della maggioranza. Una crisi che si è aperta improvvisamente senza un motivo e senza che i civici dissidenti motivassero alla cittadinanza (prima dell’intervento fiume dell’ex sindaco Alessio Pascucci) il perché di tale decisione. Luca Piergentili, consigliere comunale di minoranza, aveva ipotizzato un possibile “movente”: «i progetti urbanistici di Campo di Mare». In mezzo però ci sarebbe anche la richiesta dell’azzeramento della giunta e, si vocifera, anche di alcune figure all’interno del Comune.
Chi sono i dissidenti? Da Governo Civico sono usciti Alessandro Gazzella, Claudio Nucci, Maria Antonietta Pilu, Anna Mastrandrea e Adele Prosperi con Matteo Luchetti che ha rimesso il suo assessorato ai Lavori pubblici. Il coordinatore è Alessio Pascucci, attuale consigliere metropolitano. Da Cerveteri Democratica hanno abbandonato la maggioranza Carmelo Travaglia (cacciato via dal Pd), Antonella Di Cola e Angelo Galli. In particolare Governo Civico è nel caos più totale. L’atto non è stato firmato dal vicesindaco Federica Battafarano. Luigi Geronzi ha lasciato il movimento civico passando al gruppo misto. Poi l’attacco sferrato da Federico Salomone di Azione: «Pascucci non può tirare il sasso e nascondere la mano e i consiglieri civici diano una spiegazione ai cittadini di quello che hanno fatto».
Lo sfogo del sindaco. «Se mi sento ricattata politicamente? Sì». Elena Gubetti, sindaco di Cerveteri, ha ammesso in qualche modo di sentirsi accerchiata dai civici che l’hanno “tradita” dopo due anni dopo averla sostenuta alle elezioni del 2022. «Non conosco il vero motivo per cui sia accaduto tutto questo – aggiunge – due forze politiche escono dalla maggioranza e non dicono nulla a noi e ai cittadini. Quale sarebbe il mio peccato? È una brutta pagina per Cerveteri ma i responsabili hanno un nome e un cognome. Perché lasciano che il paese sprofondi nell’incertezza e nell’ingovernabilità?».
Gli scenari. L’aria che tira non è delle migliori all’indomani dell’ultima massima assise cittadina che ha sancito la definitiva rottura tra il sindaco, sorretta dal Pd, e i gruppi civici che per ironia della sorte l’avevano portata alle elezioni comunali del 2022 e che ora sono usciti anche dal gruppo Whatsapp della maggioranza. «È stata bocciata una semplice mozione sulla sicurezza stradale in via Fontana Morella – punta il dito Gianluca Paolacci, consigliere comunale di minoranza – mi rivolgo ai cittadini: quando andrete a votare alle prossime elezioni ricordatevene. Imparate ad amare la città». Che accadrà quando Governo Civico e Cerveteri Democratica dovranno votare i nodi importanti del bilancio?
La rendicontazione è in programma lunedì 27 maggio che di fatto potrebbe aprire alla caduta del governo qualora i dissidenti votassero contro in aula. Senza troppi giri di parole, per l’opposizione è in atto un «ricatto politico» nei confronti del sindaco e lo ha dichiarato anche Giuseppe Zito, segretario dem.
«Che vuol dire questo appoggio esterno – si interroga il consigliere Luca Piergentili – fino al 31 dicembre andava tutto benissimo e adesso cosa è cambiato? Ci sono di mezzo i grandi interessi urbanistici a Campo di Mare? Andate avanti a tentativi ed errori: forse è il caso di staccare la spina»
C’è anche un retroscena svelato da Gubetti. Il vice, Federica Battafarano, di Governo Civico, si era messa a disposizione del sindaco. «Era pronta a un passo indietro ma resterà al suo posto come me: è stata molto responsabile». E ora prende corpo pure l’intesa tra Gubetti-Pd e centrodestra. Un’ipotesi che allo stato attuale poi non è così campato in aria.
Intanto Pascucci replica in modo energico: «Avevamo chiesto di rimettere mano alla macchina amministrativa ma siamo stati presi in giro per tre mesi. Sul tema dei condoni di Campo di Mare la cifra richiesta ai proprietari degli immobili è troppo alta rispetto al percorso che avevamo intrapreso. Siamo persone coerenti non vogliamo essere complici di questo modo di governare». Poi frecciatina a Salomone:«se pensa di insegnarci come si governa si sbaglia, non lo vogliamo al tavolo di confronto». Stoccatina anche a Battafarano: «non ha firmato l’atto di governo civico, e’ fuori dal movimento».