-
Le notizie sono diventate preziose, non si condividono con tutti, né gratuitamente.
I cittadini non iscritti a Facebook sono esclusi.
Chi ha un profilo sulla piattaforma, a meno che non è iscritto sui gruppi cittadini dove gli amministratori condividono le notizie più rilevanti del giorno, deve andare sulla pagina del comune di appartenenza alla ricerca delle news e/o sul profilo del primo cittadino. E accontentarsi di quello che trova postato. Un’informazione non sempre esauriente e chiara. E non tutto ciò che accade. Se restano dei dubbi, come per le dirette di Conte, il cittadino può lasciare un commento ed attendere una risposta, può confrontarsi con altri utenti o contattare un amico su WhatApp. Fortuna che il passaparola funziona e c’è sempre un utente gentile pronto a svelare l’arcano. La solidarietà ha mille volti e nella diffusione delle notizie si sta rivelando preziosa. La vita è diventata una ricerca continua in rete.
Non è stata efficace, puntuale e ugualitaria la notizia del disservizio idrico, per esempio che nel comune di Ladispoli ha visto la zona di Monteroni e non solo, priva dell’acqua nelle abitazioni per varie ore a causa di un problema elettrico. Il messaggio dell’amministrazione non ha raggiunto tutti i cittadini. Non solo, non sono stato aggiornato con tempestività del fatto che, a causa di un imprevisto, anche il giorno seguente l’annuncio erano senza o con scarsa risorsa idrica. Inconveniente antipatico che di questi tempi diviene urgenza, anche solo per la comunicazione martellante sull’importanza di lavarsi le mani continuamente.
Se hanno valore le comunicazioni ufficiali mezzo social, dovrebbero essere affidabili anche i tanti messaggi postati dagli utenti, e di messaggi che esponevano un disagio ieri ne sono stati postati molti. Anche di abitanti della zona Cerreto e Palo.
Ore 20 di martedì 21 aprile 2020:”Scusate…ma l’acqua in zona cerreto campo sportivo? Ma che succede?” Pure che fosse un solo cittadino a non essere stato raggiunto dall’informazione inerente ai problemi sul condotto di Fosso Statua, è una grave mancanza. E sono molti di più se consideriamo le persone che non usano i social.
Una volta c’erano i giornali, i cartelli, il megafono. E si arrivava a tutti, c’era la volontà di arrivare a tutti, quando l’informazione aveva il nobile scopo di far conoscere un fatto, di rendere agevole la vita. In questo caso era una nota di servizio fondamentale per permettere ai cittadini coinvolti di fare una scorta, di non rimanere senza acqua.
“Ho chiamato la Flavia Acque nel pomeriggio, non sanno in quanto tempo si risolverà il guasto e nel frattempo la situazione è questa: loro immettono nel sistema un tot di metri cubi d’acqua e stop per tutta la giornata, potremmo avere acqua per un ora al giorno, per due ore, per una mattinata… Non è dato sapere… Quindi se oggi sperate che l’acqua torni, morirete disperati… Se ne riparla domani mattina per i primi che si sveglieranno presto…” La risposta all’utente ignaro.
L’Italia è diventato il Paese delle attese, di una diretta Facebook che rivela il futuro, di correttezza, di comportamenti rispettosi delle norme giuridiche e morali che disciplinano l’esercizio di una professione.