“Il 2023 si è aperto con l’arresto di Matteo Messina Denaro, il boss mafioso latitante da oltre 30anni. Un grande lavoro di Magistratura e Forze dell’Ordine, impegnate quotidianamente nella lotta alla criminalità e al malaffare, e alle quali va il mio ringraziamento. In particolar modo a queste ultime, per le quali l’auspicio è che il nuovo Governo di centrodestra mantenga realmente le promesse fatte e che non siano stati semplici spot. Ma un ringraziamento particolare ci tengo a farlo ad una categoria fondamentale, troppo spesso dimenticata, quella del mondo dell’informazione: ai cronisti, agli operatori, a coloro che fanno quel giornalismo d’inchiesta, che troppo spesso li rende vittime di aggressioni e di intimidazioni. Allo stesso modo di tutti coloro che operano per la legalità e nella legalità, a loro tutto il mio sostegno, solidarietà e vicinanza”.
“Un sistema, quello del malaffare, riconosciuto proprio nei gironi scorsi anche in apertura dell’anno Giudiziario, con il Presidente della Corte d’Appello Giuseppe Meliadò che dall’alto della sua autorità e informazioni ha individuato anche nella nostra Regione e nella zona di Latina e provincia un radicato impianto malavitoso fatto di mafia e caporalato – ha aggiunto Pascucci – è dovere preciso delle istituzioni e della politica fare luce su tutto questo e far sentire forte la presenza dello Stato. Lo dobbiamo a tutti i cittadini e cittadine oneste, lo dobbiamo a tutti quegli uomini e donne che ogni giorno lavorano, spesso mettendo a repentaglio se stessi, per una società più giusta e rispettosa delle Leggi”.
Lo dichiara in una nota Alessio Pascucci, candidato al Consiglio Regionale del Lazio alle Elezioni Regionali nella lista “Verdi e Sinistra”