CREDERE OBBEDIRE E VACCINARE

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MELONI SULLE ORME DI DRAGHI
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MELONI SULLE ORME DI DRAGHI

di MIRIAM ALBORGHETTI

Mettere alla guida del Ministero della Sanità e del Ministero alla Giustizia due fan del regime di apartheid instaurato da Draghi, come Schillaci e Nordio, aveva un significato preciso: garantire che il governo Meloni in tema di vaccini non si sarebbe discostato dalla linea percorsa dai governi passati o meglio da quella prestabilita dalle oligarchie globaliste fin dal 2014, quando nell’ambito del Global Security Agenda, all’Italia venne assegnato il ruolo di “capofila delle strategie e campagne vaccinali nel mondo”.

L’opinione pubblica, stremata da tre anni di terrore, in questa fase di quiete interpandemica non ha né la forza né la voglia di reagire di fronte ai segnali che preludono alla tempesta in arrivo in fatto di obblighi e ricatti vaccinali, come le dichiarazioni di intenti sottoscritte al G20 di Bali, le sentenze della Consulta con le quali è stata legittimata la persecuzione dei non vaccinati, nonché il Trattato Pandemico che conferisce all’OMS poteri assoluti in caso di emergenza sanitaria. E abbiamo visto come si possano provocare delle epidemie (ops, è sfuggito un virus da un biolaboratorio) e/o gonfiarle a dismisura con un conteggio fantasioso di decessi e contagi.

Ora, in piena inchiesta di Bergamo, alla faccia dei danneggiati e dei morti per “nessuna correlazione”, nella conclamata evidenza che i numeri della farmacovigilanza sono una burla, con una sottostima che va dalle 100 alle 400 volte (cit. prof. Bellavite), e della grande truffa orchestrata ai danni dell’intera popolazione rispetto alla (in)sicurezza di vaccini (introvabili i report periodici di sicurezza!), addirittura non testati nei fragili e per giunta commercializzati con contratti ignoti persino ad AIFA, ebbene in barba a tutto ciò, Meloni se ne esce con un documento che sembra scritto con la penna di Bill Gates, il più grande investitore in vaccini: il Nuovo Piano di Prevenzione vaccinale 2023/2025 che è stato trasmesso il 23 marzo scorso dalla presidenza del Consiglio alle Regioni, Province autonome e ministero della Salute.

Credere, obbedire e vaccinare…

Il documento, prendendo come riferimento i pareri del Comitato Nazionale per la Bioetica promuove una vera e propria “fede nel vaccino” a prescindere. A prescindere da quale vaccino e da quali dati epidemiologici. Una fede in cui al Dio Vaccino viene conferito un “grande valore etico e sociale” a prescindere che sia o meno un vaccino in grado di offrire “protezione comunitaria”.

Non la offrono per esempio i vaccini per tetano, difterite, polio, IPV, epatite B, pertosse, haemophilus influenzae tipo B, menengite B, influenza e in parte anche l’antiparotite che decade rapidamente (fonte: CMSi) ed ovviamente il vaccino per il covid. Un dio sul cui altare deve essere sacrificata, oltre che la libertà anche la dignità, la vita e la salute individuale. Per i chierici deputati alla diffusione del verbo vaccinale – lavoratori del comparto sanitario e della scuola (sì anche della scuola!) – si caldeggiano obblighi a tutto spiano. E ovviamente non può mancare una Santa Inquisizione consistente in un “sistema” di monitoraggio, identificazione e profilazione psicologica dei dubbiosi.

Nel testo infatti si legge che il Comitato Nazionale della Bioetica raccomanda “L’osservanza dell’obbligo a un’adeguata profilassi vaccinale da parte degli operatori sanitari e del personale impegnato nelle scuole di ogni ordine e grado…”. Il sospetto che il governo Meloni, sulle stesse orme di Draghi, stia preparando il terreno per future inoculazioni forzate e per la “normalizzazione” del green pass partendo da alcune categorie di lavoratori per poi estenderla a tutti, diventa certezza quando nello stesso documento si raccomandano interventi legislativi in caso di calo delle coperture vaccinali e/o di emergenza.

CREDERE OBBEDIRE E VACCINARE: MELONI SULLE ORME DI DRAGHI

Tra gli aspetti più inquietanti c’è “Il monitoraggio continuo dell’omessa vaccinazione (per dimenticanza o per ragioni mediche, ideologiche, religiose, psicologiche) [..], allo scopo di identificare coloro che necessitano di essere incoraggiati verso un percorso vaccinale e di evidenziare eventuali insufficienze nella copertura vaccinale, specialmente con riguardo ai bambini”. A mo’ del Gatto e la Volpe, il Comitato Nazionale di Bioetica raccomanda, il Governo fa eco: tra gli obiettivi del Piano si contempla di “Attivare un sistema di monitoraggio/sorveglianza dell’esitazione vaccinale basandosi sulle esperienze esistenti a livello nazionale e regionale che consenta di acquisire sistematicamente e con continuità dati sull’esitazione vaccinale con il massimo livello di granularità”. Siamo alla profilazione psicologica del dissidente, delle sue idee, della sua fede e delle sue emozioni.

Grande attenzione è posta alla comunicazione che deve ruotare su alcuni cardini: sponsorizzare i vaccini, censurare l’informazione non allineata e “predisporre messaggi uniformi”. Si prevede infatti di organizzare “attività di promozione e comunicazione” e “garantire che siano in atto meccanismi comunicativi per rispondere ai dubbi della popolazione”, pianificando “azioni di risposta comunicativa ai così detti eventi vaccino correlati”, fondato sul “rispetto della confidenzialità delle informazioni”. Detto in altri termini, negare, minimizzare, oscurare i danni. “A tale proposito, – si legge nel documento – non si può non stigmatizzare il diffondersi di informazioni false e pregiudizi, come ad esempio l’esistenza di una presunta correlazione tra vaccinazioni e l’insorgenza di alcune patologie, ipotesi ampiamente smentite da innumerevoli studi scientifici”. Eccola là: i danneggiati non esistono se non nella nostra fantasia! Non esiste Camilla Cenepa, la 18enne di Sestri Levante deceduta dopo la vaccinazione per la quale il direttore della clinica neurochirurgica dell’Ospedale San Martino di Genova dichiarò: “Non avevo mai visto un cervello ridotto in quelle condizioni da una trombosi così estesa e così grave”.

Il Presidente del Comitato Nazionale della Bioetica, colui che “raccomanda” la profilassi vaccinale obbligatoria per sanitari e docenti, è stato nominato a dicembre 2022 dalla Meloni.

A gennaio 2023 sono arrivate le sentenze della Consulta sugli obblighi vaccinali. Adesso, in piena continuità con l’operato di Draghi, è stato posizionata questa nuova pietra – il piano vaccinale 2023/25- sulla strada degli obblighi sanitari lastricata di ipocrisie e menzogne. E tutto questo mentre trapelano un po’ di notiziole su quanto accaduto durante la farsa pandemica, così che il potere si possa palesare in tutta la sua arroganza, nel suo procedere spudoratamente a marce forzate sopra le macerie della democrazia, infischiandosene dei danni fatti e di quelli a venire.