COVID-19. FILOSOFIA MEDICA IN MUSICA

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Possiamo negarlo? Tra cambiamenti climatici che si susseguono in modo repentino e quest’aria viziata ed insalubre in cui alberga il nuovo Coronavirus stiamo vivendo il periodo più triste e turbolente della nostra esistenza.

Paragonare il Covid-19, virus RNA (e pertanto mutante) con quelli del vaiolo e della poliomielite che sono DNA (e quindi non mutanti) è per i non addetti ai lavori (gente non laureata in medicina) da inesperti; mentre per sanitari e cosiddetti “scienziati” direi che è da imbecilli. Tanto è vero che il vaccino per la polio o il vaiolo si fa una volta solo nella vita, non necessità di essere ripetuto: da immunità permanente. Chi paragona poi la Sars-Cov19, ossia il virus che ci perseguita, a quello influenzale, anche lui RNA (e pertanto mutante)è anche lui fuori strada, ha sbagliato itinerario. L’influenza è stagionale arriva qui da noi, proveniente dell’emisfero australe, in periodo invernale raggiungendo il picco tra dicembre e gennaio (a volte febbraio) . L’influenza poi se ne va via, fa il giro del mondo per tornare dove ora iniziata. E da li riparte di nuovo, anno dopo anno, in veste diversa, cambia abito, non è più la stessa di prima.

E’ per questo motivo che dobbiamo ogni anno cambiare vaccino,prendere le misure della sua variante. Non è una forma patogena endemica, stanziale, come il Covid-19 bensì è notoriamente, come dicevo, stagionale. Che cosa sia successo a Huhan, in Cina, nessuno lo sa. Qualcosa da li, quasi sicuramente, è partito contagiando tutto il pianeta. Che il Covid-19 non sia la stessa cosa del virus influenzale lo dimostra che siamo, per ora, alla terza dose ed in Israele arrivati oramai alla quarta. I vaccini scadono in quattro-cinque mesi (variando da soggetto a soggetto e dal “quantum infettante”) come le ricariche telefoniche. Altro che storie!

Ora stiamo per arrivare, assieme ai, semidimendicati farmaci monoclonali, alle terapie domiciliari precoci a base di antivirali dal costo elevato (più di 500 euro per 5 giorni di cura, ossia 10 compresse). Chi li pagherà tutti questi nuovi vaccini e gli antivirali domiciliari? Domandatevi se, pur da noi molto presenti, avete mai visto un cinese in terapia intensiva (a parte i primi due turisti romani, finiti li per puro caso).

E’ un argomento che ho trattato in passato entrando in contatto, nelle strette maglie, della loro comunità. E’ tutto passato nel dimenticatoio. Forse ci voleva James Bond. Meglio non rischiare, far finta di niente. Credo però da modesto ispettore medico di frontiera (lontano dai presunti “luminari”) che terapie farmacologiche a basso costo, a base fitoterapica, giochino un ruolo importante.

Non so quanti siano i vaccinati in Cina, né ho dati certi sui ricoveri e decessi per Covid attuali. Parsimoniosi ed instancabili lavoratori come sono non penso che spendano poi troppo per combattere il virus (il loro Sinovax è piuttosto modesto). Noi ci stiamo indebitando per “salvare la pellaccia”. Noi <<siamo figli delle stelle e pronipoti di sua maestà il denaro>> (Franco Battiato). Profetico questo cantautore siculo, originalissimo interprete di una filosofia canora la cui <<voce, come un canto d’Ulisse, mi incatena>>. E’ un mondo grigio o un modo blù? <<Cuccurucuccu!Paloma … ahi …. ahi …. aiaiai cantava …>>

E’ vero che quasi tutti i miei articoli sono “musicali”: la prosa si fa musica. Ora lo fanno in tanti, citando brani di canzoni. Avrò esagerato con Battiato questa volta? Può darsi ma lo trovo pertinente, “calzante”, in questo periodo che stiamo vivendo, tuttaltro che felice e allegro … grigio.

La Paloma di Battiato è il simbolo della bianca colomba che, con l’ulivo nel becco, comunicava la fine della catastrofe.

Aldo Ercoli