COSTA DI LADISPOLI: TASK FORCE DELLA CAPITANERIA

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SIGILLI ALLA VERANDA DI UN CHIOSCO PER ABUSIVISMO DEMANIALE MA TUTTI GLI ALTRI VERRANNO CONTROLLATI. CHI AFFITTA LETTINI DOVRÀ GARANTIRE ANCHE IL BAGNINO.

Erano stati annunciati e, puntuali, i controlli della Capitaneria di porto sono scattati anche a Ladispoli, dopo il forcing attuato sulla costa di Campo di Mare, a Cerveteri. I marinai dell’ufficio locale marittimo di Ladispoli-Marina San Nicola, guidati dal comandante, Cristian Vitale, la scorsa settimana sono piombati sul lungomare centrale di via Regina Elena per mettere i sigilli al chiosco “Capri”.

Si tratta di un’indagine avviata dalla guardia costiera di Civitavecchia e ora proseguita con i colleghi ladispolani ed è mirata ad accertare situazioni di illegittimità. I militari hanno sottoposto a sequestro la veranda utilizzata dai gestori anche come ristorante e poi i bagni ritenuti non in regola. Le autorità marittime, su disposizione della Procura della Repubblica di Civitavecchia, hanno applicato gli articoli 54 e 1161 relativi al codice della navigazione e che sono legati appunto agli abusi sull’area demaniale. Il bar sarà invece aperto regolarmente mentre i titolari avranno la facoltà di utilizzare ombrelloni e lettini per i clienti e potranno semmai chiedere l’uso di bagni chimici. Il chiosco ha a disposizione anche il bagnino oltre ad una spiaggia attrezzata per i disabili.

I controlli sono stati estesi anche ad un chiosco ma in questo caso nessuna anomalia dal punto di vista dell’abusivismo. Stabilimenti e altre attività dovranno passare ai raggi “x” degli investigatori. E a proposito dei chioschi, a partire da domani, quindi nel prossimo week end, le verifiche della Capitaneria saranno finalizzate ad appurare che anche i chioschi, in virtù della legge regionale del 2016 siano forniti di quei servizi essenziali in spiaggia: il bagnino, la passerella per i disabili, le toilette e la pulizia dell’arenile.

Nessuna interpretazione delle norme, come vociferato nei giorni scorsi, le autorità sono determinate ad applicarle. Il comando locale per altro aveva messo a conoscenza la categoria stessa e anche il Comune già a gennaio di quest’anno. Qualora i gestori fossero sprovvisti dei nodi considerati essenziali, verrebbero sanzionati con il rischio di una denuncia penale per occupazione su area demaniale.

Naturalmente il titolare di un chiosco non è obbligato ad assumere un assistente bagnanti a patto però di non affittare lettini e ombrelloni e altre attrezzature in spiaggia. Il vento ormai è cambiato rispetto al passato, è evidente, e non ci saranno sconti per nessuno. Lo stesso vale per i pescatori amatoriali, alcuni dei quali già diffidati. Anche in questo periodo se ne infischiano dei regolamenti praticando la loro attività in orari non consoni e quindi anche dalle 9 alle 19, non rispettando così la fascia protetta. È proibito pescare fino a 250 metri dalla costa e anche in questo caso le multe della Guardia costiera potrebbero essere alte fino a mille euro, oltre alla confisca del pescato e delle attrezzature. Riflettori puntati pure sui rimessaggi che continuano a sollevare le barche con le persone dentro. Un’attività è stata già sanzionata (sempre mille euro).