SECONDO MOLTI STUDIOSI, L’AUTOCOSCIENZA NON SAREBBE UNA PREROGATIVA DELL’UOMO, MA ANCHE DI MOLTI ANIMALI E DIVERSE SONO LE RICERCHE CHE LO CONFERMANO.
La coscienza può essere definita come la “consapevolezza di sé, degli altri e dell’ambiente che ci circonda, quindi essere presenti per sé e per gli altri e rispondere agli stimoli” (Cohadon & Salvi, 2003). Gli studi sulla coscienza sono molteplici.
La coscienza non è una prerogativa umana. Già nel 1896 l’etologo Konrad Lorenz dichiarò: “Sono pienamente convinto che gli animali hanno una coscienza. L’uomo non è il solo ad avere una vita interiore soggettiva, ma è troppo presuntuoso. Il fatto che gli animali abbiano una coscienza solleva dei problemi. Forse l’uomo ha paura, perché riconoscendo una vita interiore agli animali sarebbe costretto a inorridire per il modo in cui li tratta”. Le sue intuizioni, oggi, hanno un fondamento scientifico. Gli studiosi hanno infatti dimostrato nell’arco degli anni che molti animali non solo hanno una complessa vita sociale ed emotiva, ma sono senzienti e hanno una loro coscienza. Secondo molti studiosi, l’autocoscienza non sarebbe una prerogativa dell’uomo e di poche altre specie animali, ma anche del cane. Il 7 luglio 2012 un gruppo significativo di scienziati si è riunito all’Università di Cambridge per sottoscrivere un atto ufficiale, la “Dichiarazione di Cambridge sulla coscienza”. In essa viene dichiarato che “gli animali sono coscienti e consapevoli allo stesso livello degli esseri umani”. La coscienza non è quindi una prerogativa dell’essere umano, ma è presente anche in tanti animali che sono molto diversi dall’uomo, compresi quelli che si sono sviluppati su linee evolutive differenti, come uccelli, insetti, e cefalopodi. Anche il cane, pur non avendo superato il test dello specchio, a differenza degli altri animali che sono riusciti brillantemente, conosce il proprio odore ed è consapevole di sé. Dallo studio è emerso, inoltre, che anche nel cane, così come nell’uomo e nello scimpanzé, la consapevolezza di sé aumenterebbe con l’età.
Fonte: Animalidacompagnia.it