CORRUZIONE: FAVORI IN CAMBIO DI ARAGOSTE E CHAMPAGNE

0
1048
CORRUZIONE: FAVORI IN CAMBIO DI ARAGOSTE E CHAMPAGNE
Corruzione politici
LA PROCURA HA CHIUSO LE INDAGINI: DIVIETO DI DIMORA PER L’IMPRENDITORE FABIO QUARTIERI E I DUE CONSIGLIERI COMUNALI ROBERTO ANGELETTI E FABRIZIO FRONTI.

Era stato un vero tsunami ad abbattersi su politici e privati del comune di Santa Marinella. La Procura di Civitavecchia aveva disposto perquisizioni e sequestri e a distanza di tempo ha chiuso le indagini per corruzione.

Fabio Quartieri, imprenditore, Roberto Angeletti e Fabrizio Fronti, consiglieri comunali, sono stati raggiunti dalla misura cautelare di divieto di dimora all’interno del comune di Santa Marinella mentre Giuseppe Salomone, tecnico del Comune, è stato temporaneamente sospeso dall’esercizio delle sue funzioni pubbliche. Esce invece definitivamente dall’indagine il vicesindaco Andrea Bianchi, inizialmente iscritto sul registro degli indagati nel fascicolo del pubblico ministero Roberto Savelli.

Blitz che scattarono a suo tempo in municipio con i carabinieri pronti ad accedere negli uffici. Per la magistratura inquirente avvennero alcuni fatti legati soprattutto a migliorie e autorizzazioni per il ristorante dei vip “L’Isola del Pescatore” e per il cambio di destinazione dell’albergo “Pino a Mare” situato a Santa Severa ma anche per la realizzazione di alcuni alloggi di cui risulta titolare l’imprenditore Quartieri. «Far sostenere all’ente locale le spese per la pulizia delle alghe presenti nel tratto di spiaggia antistante il ristorante. La progettazione delle installazioni esterne ai locali abilitati alla somministrazione di cibi e bevande. La modifica del tragitto del servizio turistico locale per il periodo estivo dal primo luglio al 31 agosto per il collegamento tra la stazione ferroviaria e le spiagge. Che il parcheggio antistante L’Isola del Pescatore rimanesse libero e non a pagamento. L’autorizzazione per l’accensione di fuochi d’artificio in occasione di un evento del 29 agosto 2021», è quanto messo nero su bianco dal pm Savelli. Tutto però in cambio di regalie varie e prestiti in denaro. «La concessione di un prestito di un istituto bancario da 20mila euro, con un tasso al 3% invece del previsto 4,90 – è scritto sempre dal pm – due botti di vino “Borgogna”, l’offerta permanente di pranzi e cene gratuiti presso il suo ristorante. L’interessamento presso un istituto di credito per l’ottenimento di un prestito di 300mila euro. L’offerta di pranzi e cene a base di aragoste, astici, vini pregiati e champagne».

L’ipotesi originaria nelle indagini, è che gli indagati avrebbero voluto far decadere dalla carica il sindaco Pietro Tidei contrario – è il sospetto della Procura – a firmare le delibere che avrebbero favorito l’imprenditore. E per questi “favori” l’imprenditore, secondo le accuse, sarebbe stato disposto a fornire tutti i favori evidenziati nell’avviso di conclusione delle indagini.