Contagi Covid di origine professionale

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Le infezioni da Covid-19 di origine  professionale denunciate all’INAIL al 31 dicembre 2020 sono 131.090, pari al 23,7% delle denunce di infortunio pervenute all’istituto lo scorso anno,  e al 6,2% dei contagiati totali comunicati dall’istituto superiore della sanità nella stessa data.

Dal rapporto emerge che i settori più colpiti sono quelli della sanità e dell’assistenza sociale con il 68% delle denunce e il 25,2% dei decessi. Seguono i servizi di supporto alle imprese: vigilanza, pulizia e call center; il manifatturiero; servizi di alloggio e ristorazione; il trasporto e altre attività di servizi: pompe funebri, lavanderie, riparazioni pc e di cura della persone.
L’analisi per professione evidenzia la categoria dei tecnici della salute come quella più coinvolta da contagi con il 38,7% delle denunce, l’82,2% delle quali relative a infermieri, operatori socio-sanitari con il 19,2% delle denunce, i medici con il 9%, gli operatori assistenziali con il 7,4% (85% donne) e il personale non qualificato nei servizi sanitari (ausiliario, portantino, barelliere) con il 4,7% (tre su quattro sono donne).

Il report nazionale sui contagi da covid sul lavoro dell‘INAIL è stato pubblicato insieme alla versione aggiornata delle schede di approfondimento regionali, da cui emerge un incremento di 26.762 casi (più 25,7%) rispetto al monitoraggio precedente al 30 novembre. Novembre è il mese del 2020 col maggior numero di casi ( 36mila denunce) segnalati all’istituto. (Sky tg24)