Riceviamo e pubblichiamo.Il 2 giugno rappresenta per il Paese un momento significativo della propria esistenza temporale. 73 anni fa infatti, il 2 e 3 giugno 1946, dopo oltre 2 decenni di dittatura, con un voto a suffragio universale, l’Italia per mezzo di un referendum definisce la sua nuova futura forma di governo. In quella occasione il popolo italiano si pose di fronte ad un bivio: scegliere la continuità con il Regno, oppure optare per la discontinuità repubblicana, aprendo così una nuova fase. Sullo sfondo, a cornice di giudizio degli 85 anni di corona, oltre venti anni di fascismo ed una guerra mondiale durata 5 anni, causa di morte e di distruzione. In quelle macerie però c’è una forte voglia di rinascere, perché l’Italia è ben altra cosa rispetto al modello scellerato presentato al mondo, dal 1922 al 1943, da Benito Mussolini, acconsentito tacitamente dai reali di casa Savoia. Gli italiani sono un popolo di gente semplice che vuole impegnarsi a vivere, in pace, fratellanza ed armonia, che ama la cultura, l’arte, il lavoro e la quotidianità. Il risultato referendario che ne consegue è lo specchio di quei momenti vissuti. Il 2 giugno, a tutt’oggi, non è soltanto la sfilata celebrativa organizzata in Via dei Fori Imperiali a Roma, il 2 giugno bensì è qualcosa di molto più profondo. Questo importante giorno è il riconoscimento degli errori compiuti nel passato, delle decisioni, del modo in cui aver preso provvedimenti dai risvolti devastanti. Il 2 giugno è sinonimo di speranza. Il 2 giugno è la festa nostra Italia, della nostra casa. Il 2 giugno è la conservazione di una memoria, della nostra memoria, della nostra rinascita arrivata grazie alla democrazia. Il 2 giugno è il padre della nostra Costituzione, considerata ancora oggi dopo ’70 anni la migliore al mondo, che grandi e piccoli possono comprendere e capire e che una mano invisibile sembra proteggerla continuamente. Il 2 giugno è il protettore massimo di tutte le nostre istituzioni democratiche. Il 2 giugno è verde, bianco e rosso, i colori della nostra bandiera, semplici come la nostra carta costituzionale, puri nel loro splendore, coinvolgenti nel loro sventolare grazie alla carezza dell’aria, colori che in questi giorni i bambini, il nostro futuro, imparano a conoscere e sbandierare. Il 2 giugno è la festa di tutti gli uomini e le donne appartenenti alle forze armate, comuni angeli custodi con un nome, uomini e donne che ogni giorno ci proteggono, danno forza alla nazione e portano pace e speranza nel mondo. Il 2 giugno è la festa di tutti gli italiani. Il 2 giugno è gridando orgogliosi “Viva l’Italia”. Buona Festa della Repubblica.
Marco Di Marzio