CONDANNATO PER ABUSO SUI NIPOTI 

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Nove anni per il pedofilo di Cerveteri.  

Era il 2016 quando G. M venne denunciato dalla mamma di cinque bambini di età compresa tra i 10 e i 5 anni, con l’accusa di abuso sessuale sui nipoti. Mercoledì 3 maggio 2023 la Cassazione ha rigettato l’ultimo appello confermando la condanna a nove anni per l’ 81enne cerveterano che deve scontare 9 anni di carcere per il grave reato commesso nei confronti di quattro bambini.  

L’avvocato di parte lesa, David Pizzicannella: “Siamo soddisfatti della conferma nei rispettivi gradi dell’appello e della Cassazione della sentenza che nel 2021 era stata resa nota, ma era una sentenza suscettibile ad essere appellata. Il fatto che ha retto nei successivi gradi di giudizio ci conforta, siamo in attesa dell’esecuzione della pena. Aspettiamo la cattura”.

Non è automatica? “Sì ma ci sono delle criticità legate al fatto che il condannato è un soggetto anziano gravato da patologie documentate, vediamo se gli concederanno uno stato di detenzione domiciliare” – presegue il penalista – Il criterio che orienta chi decide è la compatibilità con il regime carcerario e un ultraottantenne potrebbe godere di un differimento pena, l’istituto è questo”.  

La signora spera nella carcerazione “Nove anni sono pochi per me, questa gente dovrebbe marcire in galera. Mi auguro almeno che si aprano le porte del carcere e che tutto questo non finisca con la concessione degli arresti domiciliari, perché una detenzione in casa propria, nel proprio letto e nelle proprie comodità che detenzione è”.

Non si ha ancora riscontro dell’avvenuta cattura. Sono ore di attesa, sono trascorsi sette lunghi anni e si chiude un capitolo difficile per tutti.  “Questo caso me lo sento mio, l’ho portato io all’attenzione delle autorità all’epoca con la formulazione della denuncia-querela. Il momento più brutto è stato ascoltare l’incidente probatorio delle vittime. Un momento sofferto dal punto di vista umano più che tecnico, i bambini con il linguaggio proprio della loro età, con riferimenti anche coloriti, hanno dovuto rendere una testimonianza sulle condotte subite. Siamo rimasti molto scossi. É stata un’esperienza che non si dimentica”.  

Come non dimentica la mamma coraggio, che ha squarciato il muro di omertà che avvolge spesso i casi di pedofilia nelle mura domestiche, e non sono state poche le difficoltà. Oggi residente altrove, lancia un appello alle mamme “Ascoltate sempre i vostri figli, non lasciateli mai soli, non fidatevi di nessuno. E soprattutto denunciate”.