CON L’ESTATE ROMANA ALLA SCOPERTA DELLL’AGRO ROMANO ANTICO

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La periferia verde del VI Municipio ospita un Festival lungo quattro mesi, con la direzione artistica del principe attore Urbano Barberini, per far conoscere le bellezze archeologiche e paesaggistiche del territorio e salvare il monumentale ponte dell’Acquedotto romano dell’Acqua Marcia, luogo del cuore FAI.

di Barbara Civinini

Con l’arrivo del solleone l’estate romana si “rinfresca” con il Festival dell’Agro Romano Antico, promosso da Roma Capitale. La kermesse, giunta alla 4a edizione, che si svolge in periferia, tra le vie consolari Casilina, Prenestina e Labicana, intende far scoprire ai cittadini un territorio ricco di storia, attraverso esperienze culturali e naturalistiche creative condivise nel segno della bellezza e dell’inclusione sociale.

Le rovine dell’Acquedotto dell’Acqua Marcia, risalente al 144 a.C. – FAI

La direzione artistica è del principe attore Urbano Barberini antenato di papa Urbano VIII, mecenate del barocco romano da poco rientrato in possesso della tenuta, dove si erge il gigantesco ponte dell’Acqua Marcia, impegnato da sempre per salvare l’antica vestigia di famiglia, per cui è stato in lotta più di 20 anni.

 

In realtà la Tenuta è proprietà del Baliaggio San Sebastiano nello SMOM, istituito da Papa Urbano VIII nel 1633, per il primogenito di casa Barberini, a cui spetta il titolo di Balì di Gran Croce del Baliaggio di San Sebastiano, come ha spiegato in un’intervista lo stesso principe, che aveva anche tentato di mettere in vendita il ponte al costo simbolico di un euro, senza però nessun risultato. Quest’autentico gioiello dell’ingegneria idraulica romana, infatti, dai tempi di Diocleziano non è mai stato ristrutturato.

La produzione del Festival è gestita dall’associazione culturale Music Theatre International con l’associazione Ponte Lupo e il FAI, che ha fatto del Gigante dell’acqua un luogo del cuore.

L’iniziativa, che prevede 19 appuntamenti, è nata grazie a un network integrato fra aziende agricole, enti del terzo settore e istituzioni pubbliche, che da anni promuove il progetto pilota del distretto archeologico rurale Tiburtino-Prenestino.

Il Festival propone laboratori e workshop per bambini e famiglie, incontri culturali con artisti e scrittori, presentazioni di libri, laboratori del gusto, performance musicali e teatrali, passeggiate, trekking e visite guidate.

Quasi tutti gli appuntamenti si svolgeranno nella Tenuta San Giovanni in Campo Orazio che, con il monumentale Ponte Lupo, parte dell’Acquedotto dell’Acqua Marcia risalente al 144 a.C. insieme all’area archeologica di Gabii, epicentro politico e culturale del Latium vetus, costituisce il luogo simbolo dell’Agro Romano Antico.

Fra i prossimi appuntamenti in calendario, il 27 luglio “I luoghi segreti a due passi da Roma” in compagnia di Luigi Plos, autore del volume omonimo, il 31 una visita guidata a cura del FAI in memoria di Franca Valeri, grande sostenitrice di Ponte Lupo, in compagnia di vari colleghi, il 24 agosto una passeggiata fra le opere di street art che animano la periferia, il 9 settembre una camminata fra i vigneti del Frascati DOC e gli uliveti di Torre Jacova-Colle Mattia, sino a concludere il 6 ottobre con un focus sull’importanza delle fiabe e dei giochi in compagnia de Il Carro de’comici.

Il festival è patrocinato dal neonato Consiglio del cibo di Roma Capitale e gemellato con Cerealia-La festa dei cereali.

Il programma: https://lnx.mthi.it/wp-content/uploads/2024/06/Programma-ER-2024_per-sito-mthi.pdf