VIGILI PRONTI A TRASFERIRSI NEL CENTRO PER DISABILI. A LADISPOLI PRONTO L’EFFETTO DOMINO PER OSPITARE UNA SEDE DELLA POLIZIA DI STATO. L’IRA DELL’OPPOSIZIONE.
Ora è ufficiale. La Giunta comunale ha indicato in una delibera la caserma di via Vilnius come luogo per ospitare il commissariato di polizia a Ladispoli. I vigili urbani saranno costretti quindi a trovarsi una nuova “casa” per la propria attività. Dove? In questo caso niente è ancora sicuro ma il centro diurno per disabili in via Aldo Moro, nell’area artigianale, sarebbe la struttura pensata per far posto agli agenti guidati dal comandante, Sergio Blasi. I locali ultimamente avevano anche ricevuto i bimbi di una scuola con l’idea futura di ricollocarci i diversamente abili tramite alcuni progetti. Se questa fosse la scelta definitiva non è ancora chiaro in quale zona della città verranno poi spostati. Un effetto domino comunque che rischia di creare qualche disagio per i vari traslochi messi in preventivo. Anche se poi alla fine il trambusto verrebbe giustificato da motivazioni legate alla sicurezza.
Il Comitato nazionale per l’ordine e la sicurezza pubblica, presieduto al Viminale dal ministro dell’Interno, Luciana Lamorgese, ha adottato la pianificazione dei presidi delle forze di polizia per l’anno 2020. E appunto Ladispoli, assieme a Portuense e Castelverde, potrà contare su un commissariato. L’incontro. Lo scorso 14 gennaio si è riunita a Palazzo Falcone l’amministrazione comunale guidata dal sindaco, Alessandro Grando, quasi al completo (l’unico assente l’assessore allo Sport Marco Milani). Il motivo dell’incontro è stato quello di redigere l’atto affinchè venga istituito un commissariato di polizia di Stato e sia scelta la caserma di via Vilnius per accogliere le forze dell’ordine.
E’ un edificio nuovo, inaugurato con cerimonia formale nel 2019. Dispone di due piani, esattamente come il centro diurno di via Moro, il quale dal punto di vista strategico potrebbe sempre contare sulla vicinanza della via Aurelia. “È compito dell’amministrazione comunale promuovere tutte le azioni possibili per migliorare le condizioni di sicurezza della cittadinanza – è riportato nella delibera numero 6 del 14 gennaio 2020 a firma del primo cittadino e del segretario generale Susanna Calandra – e per implementare la presenza delle forze dell’ordine sul territorio comunale.
L’Amministrazione comunale ha più volte richiesto l’istituzione di un commissariato di polizia di Stato a Ladispoli. Tale argomento è stato trattato anche nel programma amministrativo del sindaco”. Già in campagna elettorale, era primavere del 2017, Grando in tema di sicurezza aveva promesso di mettere in campo tutte le iniziative possibili per favorire l’apertura di una sede della polizia “anche mettendo a disposizione locali di proprietà comunale”.
Detto, fatto. Con una nota indirizzata al Prefetto e alla Questura di Roma, era il 5 novembre scorso, ha comunicato la disponibilità dell’amministrazione comunale a concedere a titolo gratuito i locali di via Vilnius, attualmente sede del comando della polizia municipale.
Le polemiche. I vigili urbani non si sono opposti a questa scelta e sono pronti per il cambiamento forse nel centro per disabili che a loro volta però non l’avrebbero presa proprio bene. “Allora è vero che i ragazzi verranno sfrattati dai locali progettati, costruiti ed arredati appositamente per un centro diurno, un fiore all’occhiello del nostro comune. E con questo la demolizione dei servizi sociali continua “, è quanto scritto sui social network da un cittadino. Interviene sulla vicenda Giuseppe Loddo, consigliere comunale di opposizione. “Questa situazione ha inevitabilmente innescato il gioco della sedia – dichiara Loddo – è noto dagli atti del comune che la poliziz locale sarà allocata presso la struttura di via Aldo Moro, nei locali al piano terra che dovevano essere destinati a centro diurno per i diversamente abili. Quindi dove saranno trasferiti il centro diurno e la protezione civile?
Al momento non è dato a saperlo. Chiederemo all’amministrazione di dare in uso ai servizi sociali i locali realizzati dal Cento Servizi Artigiani, previo loro completamento. Non è accettabile che vengano colpite sempre più spesso le categorie svantaggiate”. Cosa cambierebbe con l’istituzione del commissariamento? Intanto il responsabile primario della pubblica sicurezza sarebbe in questo caso il dirigente del commissariato. La gestione delle pratiche delle armi e dei passaporti potrebbe passare dai Carabinieri alla polizia di Stato.