Comitato per la Legalità e l’Anticorruzione
Questa associazione di volontariato, oggi O. d. V., per via del D. Lgs. 117/2017, ha “ereditato” dal Giudice Ferdinando Imposimato il desiderio di portare il Paese ad un cambiamento vero.
Siamo consapevoli che questa strada potrà portarci svantaggi personali che talvolta sfoceranno, come già è avvenuto per molti di noi, in ingiustizie e ritorsioni. Ma andremo avanti prima di tutto perché non abbiamo prezzo, siamo intellettualmente liberi e non legati ad alcun partito politico, poi, perché consideriamo il mantenimento della nostra indipendenza, coerente con le finalità che ci siamo preposti.
Forti delle nostre ideologie sociali, dei nostri obiettivi condivisi e, dei continui approfondimenti culturali, collaboreremo con i movimenti ed i comitati per i cittadini, che realmente, ed a costo di qualunque sacrificio, continueranno a difendere la libertà e l’eguaglianza sociale, pilastri della democrazia. Ci asterremo sempre da attacchi social, patetici quanto futili.Troverete notizie certe relative a nostre iniziative per promuovere la legalità, la sua educazione ai giovani, così come la conoscenza dell’attivismo, sulla pagina Facebbok e sul sito web che stiamo ristrutturando: www.italiavirtuosa.it
Tra i nostri primi e più importanti intendimenti vi sarà, proprio in memoria del Presidente Imposimato, portare verità storica al Paese. Il Presidente, prima di andarsene il 2 gennaio 2018, ci ha lasciato dei manoscritti estremamente dettagliati su tutta la sua attività di ricerca dei mandanti e dei volontari carnefici del Presidente Aldo Moro, ma anche inerenti le stragi del 1992.
Per tale ragione, data la ultima e recente, sentenza della Corte di Appello di Palermo, sul processo trattativa Stato Mafia, desideriamo sin da ora ringraziare i carabinieri del R. O. S., Mori Mario e Giuseppe De Donno, per la costanza e la tenacia con cui hanno portato avanti la loro battaglia giudiziaria, in quanto hanno consentito, con il loro immenso sacrificio, di dirigere l’opinione pubblica sul vero movente che portò alla morte dei Magistrati Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, e dei loro agenti di scorta, ovvero, l’arricchimento illecito derivante da appalti gonfiati e truccati, ed il riciclaggio di imponenti ed inimmaginabili somme di denaro, derivanti dal narcotraffico e depositate nelle casseforti svizzere come documentato dai documenti dell’epoca e tralasciato, in maniera del tutto impropria, dai magistrati di Caltanissetta incaricati delle indagini.
Mentre, sull’Onorevole Moro, la verità storica è ancora impermeata di ombrosi depistaggi, sui vili assassini del 1992, invece, abbiamo recentemente assistito alla rivelazione di questi, sia da parte di alcuni magistrati – processo però archiviato ingiustamente – che delle forze dell’ordine di polizia – processo in corso per calunnia e depistaggio -.
Ci auguriamo ora, che il Consiglio Superiore della Magistratura, insieme alla Commissione Parlamentare Antimafia, in un rinnovato spirito, voglia intraprendere la nuova via della tutela informativa al pubblico tutto, rilasciando le importanti desecretazioni di cui ci siamo fatti recentemente portavoce.
Lo dovevamo alla memoria di Ferdinando Imposimato, è nostro dovere e scopo attivarci per le nuove generazioni. Un grazie a chi vorrà contribuire con mezzi propri, sostentamento finanziario, notizie.
I soci della odV Comitato per la Legalità e l’anticorruzione