La malattia di Alzheimer (MA) è la più frequente causa di demenza poiché colpisce diverse milioni di persone al mondo. Mo che caso si intenda per demenza?
E’ soprattutto un’alterazione della capacità cognitiva – intellettiva ma, professionalmente, spesso delle anche del comportamento e della personalità del paziente. Poniamoci una domanda. Si può dire oggi demente ad un paziente? Forse, di questi tempi, è meglio essere più prudenti, meglio parlare di involuzione cerebrale. La manifestazione clinica più tipica dell’Alzheimer, nelle fasi iniziali, è la perdita della memoria recente, solo in seguito si ha una demenza lentamente progressiva.
Occorre fare molta attenzione perché la perdita di memoria non viene spesso riconosciuta all’inizio anche per educazione nei confronti del soggetto. Certo se si aggiungono strani modi comportamentali nell’attività di vita quotidiana (dimenticare gli appuntamenti, i nomi dei parenti oppure causare disordini finanziari inspiegabili), turbe della personalità imprevedibili è più facile fare diagnosi.
Ho detto che è la più comune ma non è certo l’unica causa di demenza. Pensate ad un etilista cronico oppure anche acuto per una delusione amorosa? Non ha gli stessi sintomi mnesici (di memoria)comportamentali,e di personalità?
Un’altra forma più comune di demenza è quella vascolare multiinfartuale (alti picchi di pressione arteriosa che lasciano reliquiari cerebrali evidenziabili alla TC e/o RM).
Meno conosciuta ma abbastanza frequente è anche la malattia di Binswanger, ossia una forma vascolare con danno che colpisce diffusamente la sostanza bianca cerebrale.
Anche l’intossicazione di droghe/ farmaci possono provocare demenza. Nell’Alzheimer con la progressione della malattia vi è un certo disorientamento spazio-temporale, una scarsa capacità di giudizio. E’ difficile per il paziente concentrarsi. Occorre non confonderlo con lo stato depressivo che sintomi e segni simili. Vi è una certa difficoltà nel tradurre il pensiero in parole (Afasia), nonostante l’integrità della lingua e del faringe. Vi può essere incapacità di esprimere un concetto, un’idea (afasia motoria) oppure di non riuscire a comprendere un discorso (afasia sensoriale) … sempre ammesso che non sia sordo (scusate, che abbia problemi di udito, di ipoacusia). Bisogna stare attenti alle parole. Vi è poi anche un certo grado di aprassia, un fenomeno psicosensoriale che consiste nella perdita della compressione dell’uso, utilizzo degli oggetti abituali (esempio a che serve la forchetta?) Anche non capire le parole (alessia)è un altro sintomo da prendere in considerazione.
Vi sono fattori di rischio per la M. di Alzheimer?
Si suppone una certa familiarità e l’età avanzata (per quanto spesso e presenile). L’eziologia è sconosciuta. Qualche studioso in passato ipotizzava che fosse la conseguenza di una malattia da virus lenti. Oggi è meglio non parlarne anche perché non ci sono prove al riguardo. Alla TC/RM si riscontra un’ipertrofia della corteccia cerebrale specie nelle regioni parieto – temporo – occipitali e dilatazione dei ventricoli cerebrali.
Le analisi di base?
Tsh, vitb12, emocromo completo, elettroliti, VDRL. Purtroppo nessun trattamento è veramente efficace. Come fare una diagnosi precoce? E’ bene utilizzare il “Mini Mental scale” scrining molto utile.
Ve lo propongo.
Orientamento: nome (stagione, data, giorno, mese, anno).
Registrazione: Riconoscere tre oggetti per nome e chiedere al paziente di ripeterle.
Saper calcolare: (da 100 sottrarre 7 (93) poi altri 7 (86) poi altri 7 (79). Basta che non sia “scarso” in matematica.
Memorizzare: ricordare i tre oggetti nominati prima.
Linguaggio: Denominare una penna e un orologio. Che cos’è questo? A che serve questo?
Ripetere una breve frase: “Oggi sta piovendo”.
Esecuzione pratica: prender un foglio, piegarlo a metà e mettere sul tavolo. Scrittura: Chiedergli di scrivere “chiudi gli occhi” e di scrivere una frase a suo piacimento. Disegnare: Chiedergli di disegnare un cerchio, un triangolo, una croce. Alla fine di questo test mentale il medico ricava un certo punteggio. Se non è soddisfacente occorrono accertamenti più approfonditi. Nulla vieta che lo si possa fare anche noi a casa.
ALDO ERCOLI