Come distinguere le polmoniti tipiche da quelle atipiche da Micoplasma?

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Dottor Professor  Aldo Ercoli
Dottor Professor
Aldo Ercoli

Come distinguere una polmonite batterica acuta da una polmonite interstiziale? Quali sono le basi per fare una diagnosi differenziale? Nella forma batterica acuta vi è febbre con brividi, tosse catarrale con produzione di escreto, tachicardia, tachipnea; ottusità alla percussione e ipofonia sul polmone interessato. Alla radiografia del torace si riscontra un infiltrato lobare o a chiazze. Nella polmonite atipica la tosse è invece secca, con scarsa produzione di escreto, febbre, cefalea stato di malessere con sovente associati sintomi gastrointestinali. L’ascoltazione e la percussione dei polmoni può essere del tutto negativo. Rx del torace mostra degli infiltrati a chiazze, non lobari, particolarmente estesi.

Non sempre comunque la polmonite batterica e quella atipica sono facilmente distinguibili perché possono presentare caratteristiche cliniche e radiologiche talora assai simili. Quali sono gli agenti patogeni? Nella polmonite batterica acuta sono soprattutto Lo streptococcus pneumomiae, l’Haemophilus influenzae, i germi gram negativi e la legionella. Nella polmonite atipica sono il Micoplasma pneumoniae, la Clamidia e gli agenti virali (tra cui il coronavirus).

I micoplasmi sono ovunque, (ubiquitari) e rappresentano uno strano gruppo di batteri perché mancanti da una parete cellulare rigida. Il più comune è il micoplasma pneumoniae che colpisce il tratto respiratorio, trasmettendosi attraverso le goccioline di Flugge specie in ambienti chiusi (condomini, dormitori, istituzioni).

L’incubazione è di 2-3 settimane. Può colpire ogni età pur essendo più frequente in età scolare e adolescenziale. Vi è cefalea, malessere, febbre non alta, mal di gola, tosse all’inizio secca, parossistica che poi diventa grassa (produttiva) è la polmonite atipica. Come complicanze l’otite media e manifestazioni dermatologiche. Più rara la meningite encefalica. La diagnosi non è facile durante l’infezione acuta perché la maggior parte delle tecniche di laboratorio non è in grado di isolare il microrganismo. Fortunatamente la malattia guarisce da sola in 2-4 settimane ma il decorso può essere abbreviato da una giusta terapia (tetracicline per 10-14 giorni, oppure farmaci macrolidi). Le cefalosporine più recenti (es. ceftriaxone) ed gli antibiotici beta lattanici (derivati dalla penicillina) sono del tutto inefficaci.

Le polmoniti atipiche dovute alle clamidie

Parliamo ora delle clamidie che colpiscono i polmoni. La C. psittacosi, responsabile della psittacosi, si trasmette attraverso le vie respiratorie da parecchie specie di uccelli: pappagalli, piccioni, parocchetti, anatre, tacchini persino polli. Questi uccelli infetti possono non presentare alcun sintomo e trasmettere l’infezione all’uomo con un periodo di incubazione di 1-2 settimane (talora anche di più). Che caratteristiche cliniche presentano la psittacosi? Vi è un forte cefalea, una febbre che aumenta gradualmente nel giro di 3-4 giorni, una tosse secca, intermittente che compare dopo 5 giorni dall’inizio febbrile.

Prevalgono nettamente i sintomi polmonari su altri (mialgie, depressione o agitazione, gastroenterite, vomito e diarrea). Caratteristico è l’aumento delle dimensioni della milza (splenomegalia).

Oltre all’anamnesi, una polmonite acuta con associata splenomegalia deve far sospettare le psittacosi.

Come per altre forme atipiche l’Rx del torace mostra infiltrati disomogenei diffusi pur con tutta una varietà di segni.

“La diagnosi viene posta solo con l’isolamento dell’organismo o con un titolo anticorpale quadruplicato nel test di fissazione del complemento (Harrison Principi di Medicina Interna).

La terapia, protratta per 7-14 gg, è la stessa del Micoplasma (tetracicline, macrolidi). La clamidia pneumoniae è anche lei ubiquitaria. Se trasmette da persona a persona.

La forma primaria colpisce più spesso i giovani adulti mentre la reinfezione, pur meno grave, predilige gli anziani. Quali sono le manifestazioni cliniche? A differenza della Clamidia psittaci i sintomi delle vie respiratorie (faringite, sinusite, bronchiti, polmonite) precedono la febbre con una tosse, anche qui, secca non catarrale. L’esame obiettivo dei polmoni è di solito negativa mentre la radiografia del torace evidenzia infiltrati di piccole dimensioni, segmentari. Solo i testi anticorpali tra la fase acuta e la convalescenza possono permetterci la diagnosi pur senza distinguerla dalla clamidia psittaci La terapia consigliata è sempre la stessa (tetracicline, macrolidi, e va protratta per 10-14 giorni).