CNA Fita: “Domenica prossima e il 5 aprile i tir possono viaggiare”

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Chiesta intanto al governo chiarezza sullinterpretazione delle norme per il trasporto delle merci.

Confermata per le prossime due domeniche 29 marzo e 5 aprile la sospensione dei divieti di circolazione sulle strade extraurbane previsti per i veicoli di massa complessiva superiore a 7,5 tonnellate adibiti al trasporto di cose. Lo comunica CNA Fita di Viterbo e Civitavecchia.

La ministra delle Infrastrutture e dei Trasporti, Paola De Micheli, ha infatti firmato il decreto di proroga della sospensione temporanea dei divieti (che era scattata per i festivi del 15 e 22 marzo), per far fronte allemergenza Coronavirus e superare un ulteriore elemento di criticità del sistema dei trasporti, non più giustificato dall’attuale riduzione dei flussi di traffico”.

Per i veicoli che effettuano servizi di trasporto internazionale, la sospensione resta, invece, fino a nuove disposizioni. Oggi, intanto, CNA Fita ha chiesto al governo di fare chiarezza sull’interpretazione delle norme introdotte dal decreto del presidente del Consiglio del 22 marzo (in base al quale l’autotrasporto merci può proseguire senza limitazioni) riguardo al trasporto di prodotti realizzati dalle imprese per le quali è sospeso il ciclo produttivo, non rientrando tra le attività essenziali.

Stanno emergendo interpretazioni difformi da parte degli organi di controllo. In un momento così delicato come quello che stiamo vivendo, l’autotrasporto non può lavorare anche sotto la costante minaccia di pesanti sanzioni”, afferma CNA Fita.

“Il mittente è l’unico soggetto sottolinea lAssociazionecui vanno imputati eventuali danni o sanzioni derivanti dalla irregolare, inesatta od omessa consegna di documenti che giustifichino la conformità del trasporto alle misure restrittive introdotte per contenere e debellare il virus.

Come nel caso del trasporto persone per i conducenti di taxi, NCC ed autobus, così anche nel trasporto merci, gli operatori non possono essere chiamati a verificare la conformità dell’autodichiarazione del cliente o farsi carico del controllo dei corretti adempimenti delle imprese committenti. È dunque fondamentale conclude CNA Fita – che il governo intervenga al più presto”.