Sensualità, creatività, memoria ed intuito vengono attivati in menopausa dai cambiamenti della biochimica cerebrale
“Nella premenopausa il lobo temporale, parte del nostro cervello legata a sensualità e creatività, si riattiva, dopo che per decenni i suoi messaggi possono venire annullati dai lobi frontali, centri cerebrali associati a norme, regole e senso della morale.” È quanto afferma la naturopata Monica Bertoletti, Naturalmente sani, alias Monique Bert, ideatrice del gruppo fb Medicina Evolutiva, Naturopatia e Detox e coautrice Tiroide Approccio Evolutivo, gruppo fb creato dal dr Andrea Luchi.
“Anche la scienza lo conferma: nell’età di mezzo il nostro cervello recrimina più equilibrio tra la parte razionale e quella emotiva della nostra personalità.
E così può accadere che persone razionali e controllate avvertano il bisogno di lasciarsi andare, diventando più sciolte e disinibite. Mentre, per contro, quelle che hanno sempre cercato di realizzare la parte più creativa ed emozionale di sé, sentono invece il bisogno di darsi un freno e una maggior disciplina.
Nell’età di mezzo ricordi di stati d’animo ed emozioni, anche antiche, riappaiono in modo vivido: ciò è spiegabile a livello fisiologico col fatto che ippocampo e amigdala, le parti del nostro cervello deputate, tra l’altro, al recupero dei ricordi, sono ricche di ricettori di estrogeni, progesterone e GnRH, ormoni che intensificano parecchio la loro attività in premenopausa, giustificando quindi l’enorme capacità di recupero mnemonico di questo periodo”.
DISTURBI DEL SONNO
“Sempre in menopausa le sostanze chimiche prodotte dal cervello e importanti per il sonno si modificano, profondamente influenzate dalle emozioni, spesso non rielaborate, che accompagnano questo periodo, quali rabbia, tristezza o ansia.
Il consiglio naturopatico è di NON CERCARE SOLUZIONI ESTERNE alla carenza di sonno, che sarebbero un tacco per lo zoppo.Sonno ristoratore si può avere naturalmente! Non è raro che dopo una discussione col marito o coi figli ci si senta esauste, non riuscendo a prendere sonno facilmente o svegliandosi ancora spossate.
La cura del sonno diventa perciò molto importante. Ecco allora alcuni consigli.• Non si vada a letto a stomaco pieno; la cosa migliore è lasciar passare tre ore dopo il pasto della sera. • Si eviti la caffeina, che le donne fanno molta più fatica degli uomini a eliminare; non solo ha effetti eccitanti sul sistema nervoso, ma causa irritazione alla vescica, costringendo a svegliarsi di notte per urinare. • Si eviti l’alcool, che ha sì funzione sedativa, ma che scombussola anche i meccanismi cerebrali del sonno (procurando insonnia da rimbalzo).
• Si faccia regolare esercizio fisico, tra le cui innumerevoli funzioni vi è anche la regolarizzazione del sonno. • Si trascorra un po’ di tempo prima di andare a letto in attività che rilassano, quali yoga, meditazione, ascolto di una musica distensiva, ecc. • Si crei un rituale, prima di coricarsi, cominciando a stabilire quante ore si intende dormire per recuperare le energie e le si rispetti in modo da regolarizzare il proprio orologio biologico.
Una mezz’oretta prima di coricarsi si indossi il pigiama, così da comunicare al corpo che può iniziare a rilassarsi. • Si tolga il televisore dalla camera da letto e si evitino discussioni o telefonate stressanti, prima di andare a letto. • Si abbandonino i pensieri tormentosi; se sopraggiungono si può prendere qualche goccia di valeriana o passiflora, si può legge un buon libro che accompagni al sonno o si fa un bagno caldo, magari con l’aggiunta di qualche essenza rilassante”.
VAMPATE ed IPERICO
“Si impari a neutralizzare le vampate di calore, dovute sia ad alterazioni ormonali che a tensioni irrisolte.
Ci si può aiutare con il progesterone naturale o utilizzando altri rimedi naturali che un buon terapeuta vi saprà certo consigliare. Sempre prescritto, mi raccomando, il primo da un medico.
Un rimedio che può rivelarsi utile è l’iperico, comunemente noto con il nome di erba di San Giovanni. Le infiorescenze gialle richiamano un piccolo sole, che rischiara il buio dell’esistenza. Il buio può essere dato da una forte ansia, dalla depressione, dai disturbi del sonno, dalla premenopausa, perimenopausa e menopausa, vampate di calore incluse. In uno studio clinico randomizzato le vampate di calore sono diminuite dopo 4 settimane di trattamento con questo fitoterapico, che migliora anche la soddisfazione sessuale delle donne. La dose di iperico consigliata è di 900 mg suddivisi in due o tre somministrazioni giornaliere. Esiste anche in compresse a lento rilascio. Funziona esattamente come un antidepressivo, per cui non assumetelo in concomitanza a farmaci antidepressivi oormonali come la pillola (di cui inibisce l’efficacia).
In Germania l’iperico viene utilizzato in fleboclisi negli ospedali, ad alto dosaggio, per la depurazione epatica, sempre collegata a problematiche” ormonali e neuroendocrine”.
NON FUGGIRE DALLE EMOZIONI!
“Fuggire da emozioni come paura, frustrazione, ansia o vergogna- sottolinea la naturopata – è come fuggire alla porta di ingresso della trasformazione, perché proprio queste sensazioni pervasive sono all’inizio della ricerca del cambiamento; attirano la nostra attenzione spingendoci a cambiare.
Una volta che ci siamo messi su questa strada della ricerca, le emozioni dispiegano la storia del viaggio della nostra anima.
È difficile provare emozioni senza che ci sia qualche tipo di movimento: come si fa a stare immobili quando si è arrabbiati o non singhiozzare e palpitare quando si è tristi?
Se però non le si affronta, le emozioni rischiano di diventare tossiche, predisponendo non solo a malattie psicologiche (per le quali spesso è indispensabile l’aiuto di uno psicologo o psicoterapeuta), ma anche fisiche, visto il notevole bagaglio di carica emotiva e l’intensità con cui il passato irrisolto può entrare nel presente della donna in menopausa.
Malessere e dolore in questo periodo non sono tanto causati da sentimenti ed emozioni di per sé difficili, quanto dalla volontà di non affrontare e non risolvere tali stati d’animo”.
RIMUOVERE I VECCHI SCHEMI
“Il punto di partenza per uscire da questa situazione – conclude Monica Bertoletti – è la compassione per se stesse: biasimo e vergogna nella nostra vita esistono spesso solo per non avere amato abbastanza quella parte di noi per la quale proviamo tali sentimenti. Se pensiamo di essere stupide, allora amiamo noi stesse per questo: può sembrare un paradosso, ma funziona. I processi ormonali possono darci una spinta positiva in questa direzione. La prima difesa verso le emozioni più sgradevoli è evitarle: ma con l’inizio della menopausa non è più possibile; si entra in un periodo in cui si avvia una sorta di processo di “guarigione”, che all’inizio può essere avvertito come qualcosa di estremamente doloroso, ma che invece – una volta superata la prova – si dimostra essere un grande dono. Oltre a fornire la chiarezza per capire abusi e sofferenze passate alle quali non si intende più sottostare, la menopausa aiuta a fare un passo indietro per voler cambiare e rimuove certi schemi comportamentali ormai non più idonei.
Mutamenti indispensabili per consentirci di accedere al pieno potenziale della nostra personalità e a scoprire una nuova saggezza di vita”.
di Miriam Alborghetti