Civitavecchia, intervista a Davide Valenti, lo scrittore illuminante!

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Davide Valente

Il “Rondone Celeste”, l’ultimo libro di Davide Valenti. A tu per tu con l’autore civitavecchiese paladino dell’ambiente. 

di Barbara Pignataro

rondone celesteCiao Davide, ci parli un pò di te?
Un saluto a tutti i lettori di Orticaweb.it, mi chiamo Davide Valenti, sono nato a Roma nel quartiere Tuscolano e, da quasi 50 anni, mi sono trasferito a circa 60 chilometri dalla capitale, nella città di Civitavecchia.

Quando hai cominciato a scrivere?
Scoprii la scrittura all’età di 14 anni, ricordo che mi piaceva scrivere delle composizioni creative su enormi fogli di carta che poi andavo puntualmente ad appendere per strada, affinché, chiunque passando, potesse leggerle.

La particolarità di queste installazioni “on the road” è stata quella di aver giocato con il linguaggio, usando eteronimi non rivelati, personaggi del mondo reale e della fantasia. Feci questo esercizio di scrittura creativa fino al 2002, dopodiché questi scritti furono riuniti e pubblicati in una raccolta attualmente in commercio dal titolo “Ali – Tutte le installazioni giovanili”.

Ti definisci un filosofo, cosa vuol dire esserlo?
Un filosofo è colui che segue a cuore aperto la filosofia e che, inevitabilmente, la manifesta con il suo modo di pensare. La filosofia ha sempre fatto parte della mia vita, fin da piccolo passavo ore e ore a riflettere sui pensieri che mi venivano in mente, a cercare risposte, a sciogliere nodi interiori risolti solo in età adulta. È la mia medicina, luce e compagna che illumina il sentiero nel mio cammino esistenziale.

Ti ritieni libero come un uccello?
Gli uccelli hanno le ali ma spesso li vediamo in una condizione di prigionia dentro qualche gabbia, parimenti gli esseri umani molte volte sono in una condizione di prigionia fisica, ma spesso mentale. Anch’io, come tutti gli altri, non sfuggo a questo vincolo dell’esistenza. La filosofia può aiutare molto ad aprire queste sbarre e insegnarci nuovamente ad aprire le ali verso il cielo. Una buona filosofia è una buona medicina.

Quale è stata l’idea cha ha dato vita al tuo ultimo libro” Il Rondone Celeste”?
Come molti filosofi ho cercato molte risposte nell’osservazione della natura, in particolare negli uccelli, che contemplo e studio da una vita. Tra i rappresentanti del popolo con le ali, i rondoni (quei meravigliosi esseri viventi che animano i cieli estivi con il loro incessante volo e i loro vocianti caroselli) hanno colpito maggiormente la mia sensibilità e il mio modo di pensare. Da molto tempo sentivo dentro di me l’esigenza di scrivere una visione filosofica e poetica con protagonisti i rondoni e coprotagonisti molte altre specie di volatili. È stato naturale e spontaneo, necessitato, dare inizio alla creazione del libro.

Che significato dai al termine natura?
Una risposta di superficie è che la Natura è l’insieme integrale di tutte le specie viventi e di tutte le cose inanimate, ma la Natura, per me, è assolutamente un mistero, perché a causa dei nostri limiti umani non siamo in grado di comprenderne la totale portata. Per il mio modo di pensare la Natura è l’emanazione di un principio primo, che gli antichi filosofi greci chiamavano Uno. L’unità che divenne moltitudine. Per similitudine ci ricorda molto la teoria del Big Bang, forse gli scienziati stanno lentamente avvicinandosi alla verità intuita già migliaia di anni fa dai giganti della filosofia.

Perché leggere la tua opera?
Il Rondone Celeste cela al suo interno un messaggio universale, un messaggio d’amore per la vita in tutte le sue manifestazioni e per il nostro pianeta. È un libro illuminante, in grado di iniziare il lettore a una cura interiore, stabilendo un giorno la capacità personale di sciogliere quei nodi interiori che ci accompagnano e che attualmente non siamo in grado di risolvere. Nella sua apparente semplicità ci sono voluti tre anni di lavoro per strutturarlo, in maniera tale che potesse essere fruito a livelli sempre più profondi di comprensione. Avventurarsi in esso è bellissimo e terapeutico per l’anima. Inoltre il libro raccoglie una parte dei proventi autore e li dona a due storiche associazioni che si occupano di proteggere gli uccelli e la natura (LIPU e EBN Italia).

Qualche dettaglio sul protagonista?
La trama del libro narra di un rondone speciale, appunto un “Rondone Celeste”, che arriverà sulla Terra dallo spazio profondo. Questa meraviglia del cielo, come una meteora, precipitando di fronte le coste tirreniche durante una tempesta, si rivelerà a un bambino in preghiera seduto su una scogliera. Il Rondone Celeste, giunto nel nostro mondo per deporre e covare un uovo particolare “Il Bianco Uovo”, porterà a termine la sua missione all’interno di una piccola grotta marina. Tutte le specie di uccelli loderanno il “Bianco Uovo” e, dalla sua schiusa, nascerà una stirpe di rondoni diversa. Molti anni dopo, in una notte di tempesta, uno di quei nascituri busserà alla finestra di quel bambino, ormai adulto. Lo sventurato rondone troverà riparo nella casa del filosofo per tre giorni e per tre notti, prima di riprendere il volo, però, lascerà in dono un “Uovo d’oro” e insegnerà al filosofo l’alfabeto segreto degli uccelli.

Sono sicuri che “Il Rondone Celeste” piacerà sicuramente ai lettori di Orticaweb.it, che saluto con un affettuoso abbraccio. Inoltre ringrazio vivamente tutta la Redazione per l’intervista concessami.