Un’interrogazione parlamentare per chiedere la moratoria delle aste sul Capacity Market.
Il Comitato S.O.L.E. riafferma la propria contrarietà alla costruzione di nuove centrali a gas in tutta Italia e nel proprio territorio. Ritiene che tali impianti, finanziati da Capacity Market, vadano in rotta di collisione con gli obiettivi di riduzione delle emissioni radicalmente proposti dalla Commissione Europea. Questo a maggior ragione a Civitavecchia, città soffocata da 70 anni di servitù industriali e dove non passa giorno che una qualche impresa voglia disporre una nuova attività nociva (a cui per inciso il Comitato si opporrà con tutte le sue forze).
Il Capacity Market è un meccanismo che prevede remunerazione per gli impianti impegnati a garantire una determinata capacità di produzione, in relazione a picchi di domanda, che di fatto premia le grandi centrali termoelettriche (nella prima asta infatti, dei 41 GW assegnati solo 1 GW è andato alle rinnovabili).
Per questo motivo il Comitato ha chiesto la collaborazione di un gruppo di parlamentari, che speriamo sempre più numeroso, e li ha invitati a presentare una interrogazione scritta con l’obiettivo di sospendere le aste del Capacity Market in attesa della doverosa revisione del Piano Nazionale Energia e Clima (PNIEC) per allinearlo ai nuovi ed ambiziosi obiettivi europei.
Ringraziamo tutti coloro che ci hanno aiutato in questa azione, in particolare gli onorevoli Stefano Fassina, Lorenzo Fioramonti e Rossella Muroni, primi firmatari dell’interrogazione depositata il 13 novembre alla Camera e tutti i parlamentari che presenteranno la stessa in Senato a cominciare da Maurizio Buccarella, Gregorio De Falco, Elena Fattori, Paola Nugnes.
Il Comitato S.O.L.E., insieme a tutti i cittadini di buon senso chiede ai ministri competenti, in primis al Ministro dello Sviluppo Economico Stefano Patuanelli, tanto quanto segue come da interrogazione:“se intende il governo adeguare in tempi brevi il PNIEC alle nuove necessità richieste dai rinnovati obiettivi europei in tema di emissioni climalteranti, alzando in maniera coerente con l’UE gli obiettivi di abbattimento previsti per l’Italia, portandoli dall’attuale 38% ad almeno il 55% deliberato dalla Commissione. In tal senso si chiede se intende il governo diminuire il ruolo del gas nella produzione di energia, aumentando al contempo la capacità degli accumuli e favorendo la penetrazione massiccia delle fonti rinnovabili, anche attraverso l’autoproduzione e le comunità energetiche. Conseguentemente a quanto richiesto al punto precedente si chiede anche che venga effettuata una moratoria sulle aste dell’attuale Capacity Market in attesa della necessaria revisione del PNIEC da allineare ai nuovi obiettivi. E ancora se il governo sta effettuando una valutazione prospettica, non limitata alla mera fase contingente, della quantità e della qualità del lavoro connesso alla transizione energetica, in raffronto con il permanere delle fonti fossili previsto dal PNIEC 2019.”
La sospensione delle aste almeno fino a revisione del PNIEC bloccherà la possibilità di progettare nuove centrali a metano in tutta Italia. E questo risultato è fondamentale per una nuova era “green”.
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