Riceviamo e pubblichiamo. È un mortorio. Un mortorio tra Cerveteri e Ladispoli. I loculi a Cerveteri non sono sufficienti e vorremmo evitare di ricorrere alle antiche tombe etrusche e romane. Allora tutti a Ladispoli. Fuori porta, ma ora neanche lì trovano pace. E intanto tutti a Cerveteri stanno in religioso silenzio. Sarà quasi un rigor mortis, o forse un Timor mortis quello che li fa tacere al riguardo d’una situazione che, piaccia o meno, prima o poi tocca chiunque. Se è vero il silenzio del sindaco, è altrettanto vero che l’opposizione invece di levarsi in coro unanime contro le scelte dell’amministrazione, in maniera ancor più incomprensibile, e forse anche incapace, non profferisce verbo, finendo per essere molto peggio della stessa maggioranza. È vero che nei cimiteri andrebbe tenuto un parlare pacato, sottovoce, per non disturbare i defunti nel loro eterno riposo, ma è altrettanto vero che i vivi, se sono tali, in consiglio comunale, hanno il dovere di farsi sentire e dimostrare così di aver rispetto e pietà per i nostri cari che sono tra i più, e dimostrare d’esser vivi anch’essi e non fantasmi!
Candida Pittoritto