CITTADINI CONTRO I MEGAFONI DI LADISPOLI

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E C’È CHI SCRIVE A MATTARELLA. GLI ALTOPARLANTI VERRANNO RIMOSSI.

Niente più megafoni a Ladispoli. Un’estate a dire il vero corta perché gli altoparlanti che il Comune aveva installato ad inizio stagione sul lungomare dal Comune sono arrivati all’epilogo. La loro durata è stata solo di qualche giorno a giugno tra informazioni ai bagnanti e musica soft. Poi le polemiche hanno indotto il Comune a tornare sui propri passi: resteranno in modalità “off” prima di essere smontati.

Palazzo Falcone non ha speso nulla, è grazie ai finanziamenti regionali per la sicurezza anticovid che è stato possibile reperirli con una somma di poco superiore ai duemila euro. Un’idea nata per sensibilizzare turisti e residenti invitandoli al rispetto di normative e distanze sulle spiagge libere troppo affollate. Il piano però è fallito. Decine e decine di abitanti hanno iniziato a chiamare le forze dell’ordine per il frastuono emesso. I vandali si erano anche accaniti tagliando i fili durante la notte. Insomma un braccio di ferro risolto definitivamente. «Si è trattato di un esperimento – risponde Sergio Blasi, comandante della Polizia Municipale di Ladispoli – che a mio avviso avrebbe anche portato a dei benefici dal punto di vista del controllo e nello stesso tempo arricchito dalla musica in alcune fasce della giornata. Però i cittadini hanno iniziato a scrivere al Comune, all’Arpa Lazio invocando pure l’intervento del presidente della Repubblica. Forse critiche eccessive. Tuttavia a settembre li smantelleremo».