CIOCCOLATO: CROCE O DELIZIA?

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sistema immunitario

IL CIOCCOLATO FA MALE! IL CIOCCOLATO FA BENE!
MA A CHI DOBBIAMO DARE ASCOLTO? PROVIAMO A FARE UN PO’ DI CHIAREZZA.

Il cioccolato è uno degli alimenti più noti e amati nel mondo. Oggi possiamo affermare senza ombra di dubbio che questo alimento, se assunto nelle dosi giuste e della giusta qualità, è un alimento davvero straordinario: un toccasana per il benessere umano. Dopo anni di demonizzazione, finalmente negli ultimi tempi la scienza ha dimostrato che la concezione del cioccolato come alimento troppo calorico e di conseguenza dannoso per la salute è sbagliata. Lo conferma, tra l’altro, una ricerca dell’università dell’Aquila che ha messo in luce gli effetti positivi per il cervello grazie al contenuto neuroprotettivo dei flavonoidi presenti nel cioccolato. D’altra parte però la grande richiesta ha immesso nel mercato anche prodotti di dubbia qualità. Quelli sì da evitare. Cerchiamo di vederci più chiaro.

QUALI SONO I SUOI PREGI?

Ricco di antiossidanti e minerali gli Aztechi lo chiamavano “il cibo degli dei” proprio per i suoi benefici sulla salute riconosciuti fin dall’antichità. “Oggi si sa con certezza che il cacao contiene un alto contenuto di antiossidanti: ne ha più del tè e del vino rosso”, spiega Giovanna Pitotti (biologa nutrizionista), “Fornisce poi molti minerali come potassio, rame, zinco, magnesio e ferro e anche l’acido valerico che riduce lo stress contrastando il potere stimolante degli alcaloidi (ad esempio la caffeina)”.

Migliora lo stress ossidativo, la pressione arteriosa e previene il diabete
Tra la popolazione indigena dell’isola di Panama, che assume ogni giorno una bevanda a base di cacao si registra una scarsa incidenza di aterosclerosi, diabete di tipo 2 e ipertensione.
Antidepressivo
È anche considerato un antidepressivo naturale perché stimola la produzione di endorfine e di serotonina il neurotrasmettitore del buonumore.
Dimagrante
Ci sono ricerche che rivelano persino un potere dimagrante del cacao, infatti sembra che riduca l’espressione di alcuni geni coinvolti nel trasporto degli acidi grassi e l’incremento di altri responsabili del meccanismo che brucia le calorie. Uno studio sul prestigioso British Medical Journal prova che “consumare giornalmente cioccolato amaro (20-30 gr) potrebbe contribuire a ridurre il numero di infarti e ictus in persone con elevato rischio di patologie cardiovascolari. L’effetto benefico è dovuto alla presenza dei flavonoidi presenti bel cacao, ad azione antiossidante e che aumentano la aumentano anche la produzione di ossido nitrico ad azione vasodilatatrice.”

CIOCCOLATO: QUALE SCEGLIERE?

Bisogna preferire sempre il fondente almeno al 70% (meglio ancora se dall’85% in su). Più materia prima c’è maggiore è la concentrazione di antiossidanti. Cacao e zucchero di canna sono gli unici ingredienti che dovremmo leggere in etichetta, al massimo può esserci del burro di cacao in più o della lecitina di soia (rigorosamente non OGM) che servono a rendere i quadretti più “scioglievoli”. Non sembrano però essere dello stesso avviso le aziende che producono il cioccolato che troviamo nei supermercati, dato che a leggere gli ingredienti contenuti è troppo ricorrente la presenza di due ospiti sgraditi: l’aroma chimico e l’edulcorante sintetico. “Edulcoranti, aromi chimici e grassi vegetali generici servono solo a coprire il gusto è l’odore di una qualità scarsa del cacao” spiega Rossana Bettini (Educatrice al gusto), ingredienti spesso presenti nelle barrette a basso costo. Un cioccolato biologico da questo punto di vista offre ampie garanzie. Possiamo cominciare anche ad assaggiare il cacao crudo: un nuovo modo di produrre e gustare il cioccolato. Ricerca e metodi produttivi che esaltano le preziose qualità del cacao.

QUANTO SE NE PUO’ MANGIARE?

Tutto quanto detto non vuol dire che si possa abusare di cacao, infatti contiene anche grassi saturi e monoinsaturi. Ovviamente bisogna misurare le dosi e sarebbe meglio consumare cioccolato di alta qualità. Senza dimenticare che tra cacao e cioccolato c’è una bella differenza: i semi subiscono molte trasformazioni prima di diventare la tavoletta che compriamo. Il consumo moderato, secondo gli studi recenti, è quello di 20-30 grammi di cioccolato fondente di qualità al giorno. Ovviamente il consumo di cioccolato deve anche essere calibrato allo stile di vita della singola persona: se si fa sport, se si ha una vita particolarmente attiva, il fabbisogno calorico aumenta.

CONCLUSIONE

La vita già è tanto amara! Perché privarsi di un po’ di buon cioccolato? Sì, ma solo nelle giuste quantità e di buona qualità.