L’ALLARME DEL GESTORE DELL’OASI: «ORMAI SONO UNA TRENTINA». L’ASSESSORE CERVETERANO: «SONO FAVOREVOLE ALL’ABBATTIMENTO.
Inutile girarci intorno, quello dei cinghiali è un problema serio della Capitale e ora anche della zona costiera tra Ladispoli e Cerveteri. Le parole di Corrado Battisti, gestore della Palude di Torre Flavia, hanno un certo peso. «La situazione è allarmante – parla Corrado Battisti – ne abbiamo contati 30. Sono troppi, e invitiamo i villeggianti e i residenti e a non avvicinarsi alla spiaggia nelle ore serali. Qualche intervento dovrà essere programmato per evitare che il caos più totale».
Ma i pericoli non sono solo sul litorale. Tenendo comunque a mente che gli animali selvatici sono liberi di gironzolare sul lungomare di Campo di Mare e nei pressi della stazione ferroviaria di Cerenova, le insidie sono anche a monte. «Se sono a favore dell’abbattimento? Non vedo al momento altre soluzioni». Riccardo Ferri, assessore all’Agricoltura di Cerveteri, ha preso parte alla manifestazione della Coldiretti a Roma. Un sit in promosso da contadini, allevatori e cittadini per chiedere interventi contro l’emergenza cinghiali che sta provocando seri danni ambientali e sanitari. «Bisogna intervenire al più presto – dichiara l’assessore Riccardo Ferri – perché verso monte i cinghiali stanno divorando il grano e poi scendono a mare per cercare cibo. Ci sono stati incidenti e bisogna fare i conti con la peste suina. Non è una situazione più sostenibile ma credo che a breve la Regione Lazio adotterà delle decisioni, forse già in queste ore». Gli abitanti cerveterani sono preoccupati anche per l’aspetto igienico sanitario ricordando che la popolazione raddoppierà durante la stagione estiva e spesso e volentieri si formano delle discariche a cielo aperto. I rifiuti potrebbero attrarre sempre più i cinghiali.