Ciliegie, il rosso goloso e benefico

0
2278

Ciliegie, il rosso goloso e benefico

Monique Bert – Naturopata

Rossa, gustosa ma anche prodigiosamente benefica per la salute, la ciliegia è uno dei frutti più amati. “Addolcisci l’estate con il rosso ciliegia!” raccomanda la naturopata Monica Bertoletti, (www.food4care.it), alias Monique Bert, nel gruppo fb Medicina Evolutiva, Naturopatia e Dentosofia e coautrice Tiroide Approccio Evolutivo, gruppo fb creato dal dr Andrea Luchi.

BENEFICI

Le ciliegie sono ricchissime di vitamine A, C, B1 e B2, proteine, zucchero, potassio, calcio, magnesio, ferro, fosforo, numerosi oligoelementi e acidi organici, che contribuiscono a ridurre l’acidità dell’organismo, soprattutto in soggetti anziani, – afferma la naturopata –  Hanno un prepotente effetto carrier del ferro, stimolano il fegato e danno una sferzata di energia. La loro azione è sedativa, ma non depressiva, sul sistema nervoso, utili nei soggetti ipercinetici, come i bambini. Rigeneranti del tessuto nervoso, ne migliorano la funzione, senza aumentare l’eccitabilità.

Soprattutto nei bambini la cui alimentazione è scorretta e/o c’è un abuso di terapie farmacologiche, gli oligoelementi delle ciliegie (manganese-cobalto), sono utili per attivare efficienti meccanismi di drenaggio, favorendo così i processi di accrescimento di maturazione neurologica, immunologica e ormonale, riducendo il rischio documentato in aumento per la statistica, di disturbi del sistema nervoso e disordini ormonali in età adolescenziale e patologie allergiche.

La ciliegia ha un’azione antiurica, utile per chi è affetto da iperuricemia e gotta, un tipo di artrite associato a una elevata concentrazione di acido urico nel sangue. L’acido urico è prodotto nel fegato e se non correttamente espulso (o se è prodotto in eccesso), si formano cristalli aghiformi di monosodio urato che si accumulano nelle giunture, causando infiammazione e dolore.”

PROPRIETÀ

“I ricercatori dell’Università Statale del Michingam hanno studiato le proprietà delle ciliegie che agiscono come inibitori delle COX-1 e COX-2, fattori infiammatori, funzionano in pratica come la maggior parte dei farmaci antinfiammatori, impedendo l’invio di messaggi di dolore. L’attività inibitoria del COX delle antocianidine delle ciliegie si è rivelata paragonabile a quella dell’ibuprofene e del naproxen.

Le amarene contengono quantità significative di melatonina, l’ormone prodotto dalla ghiandola pineale (sì, si dice così), potente antiossidante e regolatore ormonale, nonché dei cicli del sonno e le ciliegie ne contengono una quantità efficace per indurre il sonno. L’isoquercetina e la quercetina sono efficaci nell’inibire la crescita del cancro del colon e di altri tipi di cancro, grazie alla presenza dell’alcol perillyl, un monoterpene a largo spettro, che ha azione documentata nella riduzione delle proteine che consentono al cancro di proliferare, utile per tumori anche avanzati a seno, prostata e ovaie.

Inoltre i flavonoidi, in sinergia con la vitamina A e C, attivano la formazione di collagene, elemento di sostegno e protezione della nostra pelle. Mangiare ciliegie tutti i giorni prima dell’esposizione ai raggi solari ci protegge dall’effetto invecchiante dei radicali liberi”.

VIA LA CELLULITE COI PEDUNCOLI

Ricchi di potassio, i peduncoli delle ciliegie hanno un effetto drenante e diuretico. Si possono bollire per 10 minuti (2 g per 100 ml di acqua) e si beve il decotto in quantità di 2-3 tazze al dì, lontano dai pasti. Ottimo rimedio per cellulite e ritenzione idrica. È un buon disinfettante delle vie urinarie e cura le cistiti.”

QUANTE CILIEGE CONSUMARE?

220 grammi di ciliegie al dì sono efficaci nell’abbassare notevolmente l’acido urico.

L’azione di stimolo del transito intestinale è indotto dall’acidità del ferro delle ciliegie, che eccitano la funzionalità epatobiliare e irritano le mucose gastroenteriche.

Per la caratteristica nutrizionale piuttosto aggressiva è bene evitare giornate disintossicanti a sole ciliegie, come invece si fa con l’uva, in quanto non hanno marcato effetto diuretico come l’uva, ma possono dare iperglicemia se consumate ad alte dosi.

Consumate crude in quantità normale, intorno ai 150 grammi, invece abbassano la glicemia, perché il contenuto in levulosio e la loro acidità, fa aumentare il consumo di zuccheri da parte del fegato, riducendo il glucosio circolante, anche nei diabetici.

In effetti la ciliegia contiene solo 40 kcal per hg, è molto saziante e soddisfa la voglia di dolce.”

QUANDO?

“L’ideale è consumarla fuori pasto, come spuntino, perché a digiuno esplica meglio la sua azione terapeutica. Ma potrebbe essere usata come fonte di glucidi in un pasto a cui aggiungiamo verdure e proteine. E’ ottima ridotta in salsa come accompagnamento del pollo arrosto o del roastbeef.”

LE CILIEGIE MIGLIORI?

“Le ciliegie sono ricche di flavonoidi, in particolare antocianidine e proantocianidine, che conferiscono il colore intenso rosso-blu. Più e scura, meglio è! Le ciliegie migliori son quelle grosse, almeno 2 cm di diametro, con buccia piena e lucida e il peduncolo di colore verde vivace”.

CONSERVAZIONE E LAVAGGIO: ATTENZIONE ALLE MUFFE!

“Laviamole con cura prima di consumarle perché sono un facile terreno per le muffe dell’Aspergillus, che produce aflatossine cancerogene. Le ciliegie si conservano non lavate in frigorifero, meglio ancora in un luogo fresco ed asciutto e non vanno ammassate perché alcune ciliegie guaste causano il deterioramento delle altre. Se acquistate ciliegie non biologiche – conclude Monica Bertoletti – lavatele molto bene ammollandole in acqua e bicarbonato.”