Da ciclista della porta accanto a campionessa

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Barbara Canti, dietro ogni pedalatala determinazionedi vincerela corsa e nella vitadi Alberto Sava

Per Barbara Canti la scoperta della bicicletta è stata comemangiare ciliegie: una pedalata dopo l’altra, un giorno dopo l’altro, una corsa dopo l’altra, una salita dopo l’altra ed alla fine eccola in discesa, una dopo l’altra, verso tanti e meritati successi. E Barbara Canti, mamma felice di due bei ragazzi e donna innamorata della vita e delle sue passioni, in pochissimo tempo ha accumulatotantissima fatica nelle gambe ed altrettanta soddisfazione nel cuore per le molte vittorie inanellate, conquistando un palmares di tutto rispetto. Partiamo dall’ultimo podio, ma solo in ordine cronologico: ecco la foto della premiazione come seconda assoluta nel circuito di gare ciclistiche su strada, nel Lazio, del FantaBici.  Oltre a questa premiazione, haraggiunto tanti altri successi e riscosso tantialtri premi  come, fra questi, seconda assoluta nel circuito di gare del Master Tricolore, sulle strade del centro Italia; conferma per il secondo anno consecutivo della Maglia Tricolore messa in palio  dell’ente Csain come campionessa nazionale Gran Fondo su strada 2017 ed anche Maglia Tricolore, sempre dell’ente Csain, come campioni Nazionali di Endurance MTB 2017 in coppia ” lui e lei”, insieme al compagno di squadra, e anche nella vita, Fabrizio Brunetti; coppa per il terzo posto alla gran fondo dei Colli Amerini, coppa per il secondo posto alla 6 ore di Forano in coppia come lui e lei in mtb ed altri premi ancora. “Il ciclismo è uno sport duro, a volte, purtroppo, pericoloso. “Non è stato facile per me -dichiara Barbara Canti-visto che lo pratico da soli tre anni, ottenere questi risultati, e vista soprattutto l’agguerrita concorrenza tra donne. Ringrazio e dedico questi premi alla mia famiglia, che mi ha supportata nel dolore per la perdita di mia madre, che proprio grazie al ciclismo, ho potuto metabolizzare e superare, ove possibile. Ringrazio anche tutti gli amici affettuosi, fra i quali, i colleghi di lavoro dell’Ortopedia di Giovanni Di Candeloro, che oltre a farmi da sponsor, hanno anche fatto quel tifo e quell’incoraggiamento che scaldano il cuore.  Sono contenta di far parte del team Ciclobox perché è una piccola squadra e mi diverto, quando, con orgoglio, salgo sul podio, accanto ad atlete di grandi e storiche società”.