E’ la stazione più frequentata della provincia romana. Dove ogni giorno oltre ottomila pendolari corrono per andare al lavoro, recarsi a scuola, su treni spesso affollati. E’ lo scalo di Ladispoli che a breve tornerà ad essere moderno e ristrutturato, ma dove troppo spesso la fretta rischia di causare tragedie, coniugata all’incoscienza di chi attraversa i binari senza capire di rischiare la vita. E per chi diligentemente esce dalla stazione di piazzale Roma dal sottopassaggio i problemi non mancano visto che, a causa dei lavori, il tunnel è stretto e sovente i ciclisti continuano a sfrecciare sulle due ruote mettendo a rischio l’incolumità dei passanti. Un cocktail di disagi che ha indotto il consigliere comunale delegato ai pendolari, Giovanni Ardita, ad assumere un’iniziativa molto forte, a conferma che dopo il dialogo serve la repressione contro gli incoscienti e chi se ne infischia del civile convivere. Ai mass media Ardita ha parlato forte e chiaro.
“La stazione di Ladispoli è uno snodo fondamentale per il trasporto su rotaia dell’hinterland romano, frequentate anche da numerosi pendolari della vicina Cerveteri. Allo stato attuale, una sola scalinata che conduce fuori dallo scalo, costringendo i pendolari a percorrere un imbuto, in fila, è un potenziale rischio che si può evitare anche con tanto buon senso in attesa del termine degli interventi. L’amministrazione ha chiesto a Trenitalia ed Rete Ferroviaria Italiana di realizzare un nuovo sottopasso, a metà del binario due, che condurrebbe direttamente fuori dalla stazione sul lato viale Italia. Sottopasso che eviterebbe le code visto che il carico del tunnel già esistente andrebbe ad alleggerirsi potendo essere utilizzato solo dalle persone che debbono raggiungere la zona dell’ex Campo sportivo o per i cittadini che si devono spostare da un lato all’altro della città. Ma il problema di fondo resta un altro. Nonostante appelli e moniti – prosegue Ardita – non si ferma il fenomeno dell’attraversamento selvaggio dei binari alla stazione di Ladispoli. E non solo giovani incoscienti, ma anche anziani, genitori con in braccio i figli, mamme con i passeggini. Una scena che si ripete ogni giorno non solo tra il binario dove arriva il treno proveniente da Roma, ma anche sulle altre banchine per poter raggiungere più velocemente il parcheggio dietro la stazione.
Ora che i lavori della stazione stanno arrivando verso il traguardo finale, occorre individuare soluzioni che evitino altre tragedie come quelle accadute nei mesi scorsi. Una soluzione potrebbe essere l’installazione tra i binari 2 e 3 e tra i binari 4 e 5 di materiale anti attraversamento, sulla scia di quanto già effettuato alla stazione di Roma Termini. Resterebbe comunque il problema legato al punto caldo dell’attraversamento selvaggio tra il binario 2 all’1. Ecco che siamo costretti a sposare la teoria delle sanzioni amministrative, molto salate, per chi trasgredisce le regole. Abbiamo chiesto alla Polizia Ferroviaria di presidiare più assiduamente la stazione nelle ore pomeridiane, quando c’è il maggiore affollamento di pendolari. Il compito della Polfer sarà proprio quello di multare gli ostinati che continueranno ad attraversare i binari. La presenza della Polfer è già costante la mattina, tre volte a settimana. Sarebbe però opportuno che fosse presente anche nella fascia oraria che va dalle ore 16 alle 19. A colpi di contravvenzioni tutti rinunceranno a rischiare la vita per attraversare i binari”.