Chi non ha voluto l’anticipo di Ladispoli – Cassino si è assunto una pesante responsabilità

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Perdonateci la metafora cinematografica, ma ci sembra il modo migliore per definire quello che sta accadendo a Ladispoli in queste ore. Anzi, quello che non sta accadendo. Ricordate l’orchestrina del Titanic che continuava a suonare mentre la nave stava imbarcando acqua dopo aver tamponato l’iceberg? Ebbene, a Ladispoli in molti continuano a suonare la grancassa del tutto va bene, nonostante prima il nostro giornale e poi l’amministrazione comunale attraverso un veemente intervento del consigliere delegato ai rapporti con le società di calcio, Giovanni Ardita, da giorni stiano invitando chi di dovere a non sottovalutare i rischi della partita Ladispoli – Cassino, programmata per domenica 14 aprile alle ore 15 allo stadio Angelo Sale. Ovvero nel momento di massimo afflusso di visitatori per la Sagra del carciofo. Una gara a potenziale rischio per l’ordine pubblico visto i pessimi rapporti tra le due tifoserie (confermati anche domenica a Latina quando gli ultras del Ladispoli hanno intonato cori non proprio amichevoli contro i ciociari) e rafforzati soprattutto dai deliranti post che sarebbero apparsi e poi scomparsi sui social nei quali alcuni dementi paventavano scenari da battaglia campale. E che non stiamo parlando di aria fritta si deduce anche dal fatto che solo due domeniche fa è stato proibito ai tifosi del Cassino di seguire la squadra a Latina proprio per il timore di incidenti. Dulcis in fundo, nonostante sia L’Ortica che il consigliere Ardita abbiano ribadito che sono arrivate indiscrezioni nelle quali si parlava di riunioni tra altre tifoserie per saldare vecchi conti con i sostenitori ciociari proprio in occasione del match di Ladispoli, nessuna reazione è arrivata alla proposta di chiedere alla Lega nazionale dilettanti di anticipare a venerdì 12 aprile, o alla peggio a sabato 13 aprile la partita, per evitare la concomitanza con la Sagra del carciofo che vedrà impegnate domenica pomeriggio le forze dell’ordine nelle strade del centro di Ladispoli. Qui il problema non è il lavoro di polizia e carabinieri che svolgono sempre al meglio il compito di garantire la sicurezza allo stadio Angelo Sale. Si tratta della partita sbagliata nel giorno sbagliato, peraltro in uno stadio a poche centinaia di metri dal casello autostradale che vedrà proprio domenica pomeriggio l’arrivo di migliaia di automobili di persone dirette alla Sagra del carciofo. Facendo tutti gli scongiuri del caso, vi immaginate lo scenario di botte tra facinorosi nei pressi dello stadio, a due passi dalla via Aurelia intasata di automobili? Quando abbiamo provato in questi giorni a proporre questi discorsi, spiegando che è sempre meglio un eccesso di prudenza rispetto alla sottovalutazione del problema, dalle risposte che abbiamo ottenuto ci siamo resi conto di una realtà che già immaginavamo. Ovvero, che di tifoserie organizzate, del mondo ultras e delle dinamiche sovente deliranti di chi scambia lo stadio per uno “sfogatoio”, dovrebbe occuparsi chi è cresciuto in questo scenario. Chi conosce determinate dinamiche. L’Ortica ed il consigliere Ardita si sono sentiti rispondere frasi come “Tanto non succederà niente”, “Da Cassino verranno quattro gatti”, “Sono solo fantasie giornalistiche”, “Sarà tutto sotto controllo”. Ecco, noi ci auguriamo che andrà tutto per il meglio, che sia solo una partita di calcio nella quale peraltro la posta in gioco è altissima sia per il Ladispoli che per il Cassino. Domenica prossima sarà una giornata molto complicata per la città, chi sta decidendo che una partita di calcio non si può spostare per motivi che francamente non comprendiamo, beh si sta assumendo una bella responsabilità. L’Ortica continuerà tutta la settimana a predicare calma e serenità per il match Ladispoli – Cassino, abbiamo come sempre la massima fiducia nelle forze dell’ordine, però una domanda a tutte le parti in causa la continuiamo a rivolgere. Perchè non avete voluto almeno provare a chiedere l’anticipo della gara alla Lega nazionale dilettanti? Quale è il vero motivo?