Il Tar ha sospeso fino all’11 maggio l’esecuzione dell’ordinanza di abbattimento dell’orsa responsabile della morte del runner Andrea Papi.
Animalisti e Intergruppo parlamentare per i Diritti degli animali e la tutela dell’Ambiente cercano una soluzione etologica e non improntata piuttosto da concetti di “vendetta” e “rappresaglia”.
L’abbattimento è veramente la soluzione migliore per risolvere il problema delle aggressione da parte degli orsi in Trentino? Tutto il mondo animalista è convinto di no. La Lega Anti Vivisezione (LAV) è intervenuta immediatamente dopo il tragico incidente che ha portato alla morte di Andrea Papi. ll nostro Ufficio Legale – spiega LAV– ha lavorato alacremente per evitare un’azione che appariva più come un gesto di vendetta nei confronti dell’orso che un’efficace ricerca della sicurezza di tutti in una convivenza pacifica e informata. L’associazione fra l’altro ha già trovato un luogo sicuro dove portare JJ4 ed evitarne così l’uccisione.
La sospensiva del TAR rappresenta indubbiamente uno spiraglio di luce, ma per JJ4, come per tutti gli altri orsi del Trentino non si tratta ancora di uno scampato pericolo, ribadisce l’Ente Nazionale Protezione Animali (ENPA). Non vorremmo, prosegue, che di fronte a questo evidente fallimento, qualcuno cercasse una rivalsa e procedesse comunque all’uccisione di JJ4, magari adducendo a pretesto una situazione di “comprovato” pericolo per il personale coinvolto nelle operazioni di cattura o per i residenti. Nel caso in cui questo dovesse accadere procederemo per il reato uccisione di animali. A
nche la Lega italiana per la Difesa degli Animali e dell’Ambiente (LEIDAA) è dalla parte di JJ4. Il giudice amministrativo, afferma LEIDAA, conferma quanto abbiamo detto da subito: l’abbattimento dell’orsa JJ4 non è necessario e il trasferimento è possibile, purché senza rischi per la sicurezza e senza oneri per la Provincia di Trento. Vanno rispettate le regole e le procedure, tanto più che – rileva il giudice – l’amministrazione stessa si è “prudenzialmente autolimitata” chiedendo il parere dell’ISPRA. A questo punto la Lega Italiana per la Difesa degli Animali e dell’Ambiente parteciperà al giudizio con un nuovo ricorso, per salvare la vita di orsi colpevoli solo di aver fatto gli orsi.
Così ha commentato la decisione del Tribunale di giustizia amministrativa di Trento di sospendere fino all’11 maggio l’ordinanza di abbattimento dell’orso responsabile della morte del runner Andrea Papi, l’on. Michela Vittoria Brambilla, presidente della LEIDAA e dell’Intergruppo parlamentare per i Diritti degli animali e la tutela dell’Ambiente. In Italia, fra l’altro, questo è il primo attacco fatale di orso in 150 anni, precisa in una nota l’Intergruppo parlamentare, che nello specifico tavolo tecnico aperto per affrontare il problema chiede di discutere “con ragionevolezza e senza condizionamenti esterni”.
Va respinto il tentativo di applicare agli animali i concetti di “vendetta” e “rappresaglia”, sottolinea. Ai funerali del giovane runner che stava facendo sport sul monte Peller, come riporta ANSA, sono arrivati in centinaia a tutta la valle di Sole e dalla vicina valle di Non per portare un ultimo saluto.
Rubrica a cura di Barbara e Cristina Civinini
Colonia felina del castello di Santa Severa https://gliaristogatti.wordpress.com