Un luogo antico e di grande impatto naturalistico che il Comune di Cerveteri ha riqualificato, in collaborazione con l’Associazione Archeo-Park Manganello. L’obiettivo è di aprire la Valle al turismo ecosostenibile.
di Mario Vari
Reinventarsi per essere consapevoli
Ma dove mi trovo? In un luogo incantato? Un paradiso ecologico tra storia e natura. Mi trovo nella Valle del Manganello, area di particolare pregio storico e paesaggistico sita nel Comune c Cerveteri, è caratterizzata da verdi pendii, da boscose e pittoresche vallate, da caratteristiche accidentalità del terreno abbellite dal torrente Manganello. E arricchita da punti panoramici (circonvallazione con veduta verso il mare e collina della Banditaccia) accessibili al pubblico il Manganello riveste interesse anche sotto altri aspetti.
Cominciamo con dire che questa forra, unitamente a fiumiciattolo che la percorre,
deve la sua importanza al fatto che delimitava verso nord e rendeva inespugnabile il pianoro su cui sorgeva l’etrusca Caere. Dalla porta urbica de Manganello rivolta verso Tarquinia secondo fonti storiche prendeva inizio, molto probabilmente, una via larga più di dieci metri che univa L città etrusca al porto di Pyrgi.
Le vecchie case, oggi in gran parte ristrutturate, hanno cambiato aspetto, eppure la “Boccetta”, il cuore medioevale di Cerveteri, conserva il suo fascino.
Questo storico quartiere si affaccia verso nord in direzione di Santa Marinella e di Tarquinia, e domina una ripida scarpata, sul cui fondo scorre un tranquillo corso d’acqua in mezzo ad un fitto canneto, il fosso dei Manganello. Sulla parte opposta della scarpata composizione naturalistica, flora, fauna, sepolcri nascosti, riescono ad affascinare il visitatore rivelando l’essenza di questo meraviglioso territorio. Oltre il ciglione tufaceo, dove una fitta macchia mediterranea ricca di profumi naturali, corona le bastionate di roccia, ecco i tumuli della necropoli della Banditaccia: sembra quasi di poterli toccare. Completa il quadro la linea sinuosa dei Colli Ceriti.
Possiamo definirlo un punto di partenza per l’educazione ambientale: il grande obiettivo da affrontare è quello di riformulare e ripensare gli stili di vita in modo sostenibile, cercare di “reinventarsi” per essere consapevoli della propria posizione all’interno del territorio.
Da questi pochi cenni risulta evidente il valore paesaggistico-ambientale della piccola vallata, ricca di acque e di risorgive e che praticamente non ha conosciuto lo scempio urbanistico di altre località del territorio cerveterano. Mi ha attirato soprattutto per la sua natura selvaggia e l’ho percorsa in lungo ed in largo. Varie voci si sono levate per liberare questa splendida valle dal degrado e dall’abbandono di rifiuti e per destinarla finalmente ad un turismo alternativo o, come si dice oggi, ecosostenibile.
E’ il momento – terminato il recupero dell’area – di riprendere questi appelli, ricordando che Cerveteri non è solo sito Unesco, ma che esiste anche un progetto di Parco Archeologico. Proprio la Valle Manganello si sta rivelando, alla luce delle più recenti cerche, una fonte di dati e di testimonianze del periodo etrusco di grande importanza per quanto guarda viabilità, urbanistica ed aree sacre. Come si può facilmente arguire da queste mie divagazioni tra ricordi pretese di cultura archeologica, il discorso appena delineato non è destinato solo a qualche romantico passeggiatore. Infatti questa breve, stretta e profonda valle, quasi un canyon, merita un’attenzione tutta particolare quanto a tutela e restauro ambientale perché offre bellezze naturali ed archeologiche proprio a ridosso dell’abitato di Cerveteri e si rivela un itinerario d’eccezione, a piedi, verso il sito Unesco della Banditaccia. E necessario infatti modificare la percezione che gli abitanti hanno delle aree da proteggere, incoraggiandoli a considerarle luoghi dove vivere nuove esperienze, per rendere più concreto 11 rapporto con la natura, facendo in modo che le persone si riapproprino di una patie di sé. Sono quindi felice dell’opera di pulizia dell’area, che il Comune di Cerveteri ha compiuto insieme alla creazione di un passaggio ciclo-pedonale all’interno dell’area privata di mia proprietà e che conduce verso la valle.
Cerveteri è baciata dalla fortuna e dal sole, è uno scrigno prezioso che si può aprire alturismo in qualsiasi momento dell’anno. 11 clima e le straordinarie bellezze paesaggistiche, artistiche e culturali della zona vanno considerate come volano prezioso del nostro turismo per 365 giorni l’anno. Quale modo migliore per insegnare ai nostri ragazzi la passione e l’amore per il bene pubblico, se non quello di responsabilizzarli direttamente attraverso la cura e la manutenzione di uno spazio aperto a tutti?