Cerveteri, tsunami nella giunta Gubetti: escono dalla maggioranza i “pezzi” di Governo Civico e Cerveteri Democratica. Si apre la crisi

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La crisi politica della Giunta Gubetti ora è ufficiale e si è manifestata in tutte le sue firme. Le dimissioni dell’assessore alle Politiche sociali, Francesca Badini, è stato solo l’antipasto di una situazione ormai incancrenita che ha portato, questa mattina, ad uno strappo molto forte. In sostanza: il gruppo di Governo Civico esce ufficialmente dalla maggioranza, pur sostenendo di «garantire un appoggio esterno al sindaco».

Perciò, con effetto immediato, il capogruppo Claudio Nucci e i consiglieri comunali firmatari (lo stesso Nucci, poi Alessandro Gazzella, Adele Prosperi, Maria Antonietta Pilu, Anna Mastrandrea) escono dalla maggioranza in Consiglio comunale. In più riconsegna le sue deleghe di assessore dalle Opere Pubbliche anche Matteo Luchetti.

Esce di scena dalla maggioranza anche Cerveteri Democratica con i consiglieri firmatari Angelo Galli, Carmelo Travaglia e Antonella Di Cola seguendo in pratica la mossa di Governo Civico. Una bomba a orologeria ora per Elena Gubetti chiamata a decidere il da farsi e a capire soprattutto se ci sono i numeri per poter governare. Già domani si terrà un consiglio comunale che si prevede molto acceso.

In attesa delle posizioni ufficiali dei vari schieramenti, non è da escludere la possibilità di una caduta del Governo Gubetti a circa due anni di distanza dalla sua elezione. Uno scenario che i cittadini non si aspettavano forse. Resta da comprendere il “movente” di questa presa di posizione fortissima dei civici. Tra i nodi, spunta fuori quello della richiesta dell’azzeramento della Giunta, evidentemente non presa in considerazione da Gubetti che ha fatto muro. C’è poi da dire che Governo Civico ha come segretario Alessio Pascucci (attuale consigliere comunale a Ladispoli) che quindi ha usato la testa d’ariete.

Altro aspetto non di poco conto è invece l’assenza della vicesindaco Federica Battafarano fra i firmatari di Governo Civico. Un’altra mossa che non può passare inosservata e che virtualmente potrebbe porla fuori dal movimento civico.