Cerveteri, sulle elezioni la variabile del Principe Sforza Ruspoli

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di Gianni Palmieri

Quando a 90 anni suonati ti candidi a sindaco di una città sei una persona coraggiosa.

E per certi aspetti anche spiritosa visto che ti metti in gioco dopo una vita sotto i riflettori. E’ la storia del Principe Sforza Ruspoli che ha annunciato di scendere in campo alle elezioni di primavera per concorrere alla carica di primo cittadino di Cerveteri. Crediamo non ci sia bisogno della presentazione del Principe Ruspoli, una famiglia dalla storia millenaria che anche nel nostro territorio ha scritto pagine di storia. Si può essere d’accordo o dissentire sul ruolo dei nobili nel corso dei secoli, ma la famiglia Ruspoli ancora oggi a Cerveteri rappresenta una realtà molto presente e preponderante. Del Principe Ruspoli che dire? A quell’età può dire e fare tutto ciò che vuole, anche decidere di cimentarsi nella corsa alle urne, consapevole di rappresentare una mina vagante vera e propria. Il nobile di Cerveteri ha le idee chiare, sta allestendo una lista civica chiamata “Nessun Dorma” in cui candidati contadini, artigiani, commercianti e rappresentanti di élite aristocratiche si caleranno nell’agone politico per calamitare consensi trasversali in un elettorato che sembra allontanarsi sempre più dai partiti classici. E’ difficile prevedere l’esito dell’avventura elettorale del Principe Ruspoli, ma è palese che sarà una variabile con cui tutti dovranno confrontarsi. Ma perché questa decisione che ha messo a rumore la politica cerite?

“Mi sono sentito costretto a questo dovere – ha detto il Principe Ruspoli –  di fronte alle disastrose condizioni in cui è stata lasciata l’antica capitale aristocratica degli etruschi, con il suo vasto e splendido territorio. Come diceva Marcello Veneziani, in Italia, in realtà, non esiste l’autogoverno del popolo, la democrazia popolare è un’utopia. L’unica distinzione realistica è tra governi dei pochi nell’interesse dei pochi, ossia le oligarchie, e governi dei pochi nell’interesse dei tanti, ossia le aristocrazie. Il fulcro del programma, di soli chiari e brevi 10 punti, è la collaborazione con le forze dell’ordine e la magistratura per creare una linea netta di demarcazione tra la legalità e l’illegalità, eliminando zone grigie che alcuni professionisti della politica adoperano per mediare con le cosche. A Cerveteri, dopo trent’anni d’immobilismo, esiste una povertà crescente, disoccupazione e forte criminalità urbana, contrastata ogni giorno dalle valorose forze dell’ordine, mentre le mafie dei colletti bianchi, responsabili di tanto degrado, restano ancora impuniti. Con la mia lista promuoveremo una battaglia per la legalità, certi dell’appoggio della maggioranza della popolazione, esasperata e cosciente della necessità di difendere l’ambiente e dare corso ad uno sviluppo sostenibile che risolva il problema dell’occupazione e del miglioramento della qualità di vita dei cittadini”.

Il Principe è in campo, vedremo ora quali saranno gli avversari politici che terrà a filo di spada.

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