Cerveteri ricoperta di antenne

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Il Comune perde due ricorsi al TAR, la Soprintendenza nega altrettanti nulla osta: comitati sul piede di guerra

di Maurizio Martucci

Il Comune di Cerveteri soccombe due volte al TAR Lazio mentre a ferragosto un maxi-traliccio porta antenne di 30 metri è spuntato in Via di Zambra così come è già in Via dei Prati. Entrambi potrebbero a breve entrare in funzione, irradiazioni 5G e non solo, notte e giorno su abitazioni e abitanti. La gente ha paura. Solo 5 mesi fa, il pericolo elettrosmog ha innescato un partecipato corteo per le strade ceretane. “Multinazionali dovete rispettare i cittadini, elettromagnetismo e telefonia non rovinare la salute mia.” Ma negli ultimi giorni, però, il tribunale amministrativo laziale ha dato ragione alla lobby del wireless: persi entrambi i ricorsi.

Lette le motivazioni dei giudici, si capisce come l’avvocatura comunale abbia completamente toppato il giudizio di cause, per altro, in fotocopia. Per Via dei Prati il sindaco Elena Gubetti ha annunciato ricorso in Consiglio di Stato, ma i fallati presupposti già vanificano ogni speranza di poterla spuntare. Cittadini, sempre più sul piede di guerra. Il Piano Antenne varato al Granarone alla fine del 2023 non può fermare le installazioni richieste prima dell’approvazione in Consiglio comunale, previsti nuovi siti in Via del Sasso. In tutta l’area municipale il totale arriverebbe a 10 (il Sasso si sommerebbe alle zone già irraggiate: Doganale, Valcanneto, Granarone, Martiri delle Foibe, Marina di Cerveteri, Furbara e Fontana Morella, oltre all’eco-mostra vicino al distretto dell’ASL che si vorrebbe dislocare).

Intanto un parere negativo è stato espresso dal Ministero della Cultura, Soprintendenza per i beni archeologici e Paesaggio per l’area metropolitana di Roma: negato il nulla osta per l’installazione di altre due nuove stazioni radio base, una in Via del Sorbo a ridosso dell’Istituto Comprensivo Giovanni Cena (la scuola più frequentata della città, sorge sul Tumulo Regolini Galassi e Necropoli del Sorbo, alcuni resti sono ai Musei Vaticani) e l’altra in Via del Boietto. Anche per questo Luca Climati dei Comitati uniti per la tutela del territorio invita alla mobilitazione permanente: “è una lotta che riguarda tutto il territorio di Cerveteri”.

L’ultimo dato: aumentano i casi di elettrosensibilità e l’insorgenza di malattie scientificamente correlabili alle radiazioni non ionizzanti.