Tempo di raccolta delle olive. Anche quest’anno l’Assessorato allo Sviluppo Sostenibile del Comune di Cerveteri ha approvato la deliberazione per la pubblicazione dell’avviso pubblico, che avverrà nelle prossime ore, rivolto a tutti i cittadini che intendono cimentarsi nella raccolta delle olive dagli alberi comunali e auto-produrre per l’uso domestico dell’ottimo olio a km0.
Si potrà fare domanda di assegnazione di una delle aree verdi pubbliche dove sono localizzate le piante, e cioè: nell’oliveto del Granarone (di fronte al vecchio cimitero di Via Rosati); all’interno del Parco della Legnara; lungo la Via Settevene Palo nei pressi delle Scuole Elementari; in Via Fontana Morella presso il Parco di via Martiri delle Foibe. Si può fare richiesta di raccolta, comunque, per tutte le piante di olivo che appartengono al Comune e che sono presenti lungo le pubbliche strade, agli svincoli o nelle rotatorie stradali.
La richiesta di assegnazione va fatta utilizzando i moduli prestampati disponibili a breve presso il Servizio Attività Produttive, nel Palazzo del Granarone, secondo piano, aperto il Martedì e il Giovedì dalle 15,30 alle 17,30 e il Venerdì dalle 9 alle 12. Il modulo potrà essere anche scaricato dal sito internet del Comune www.comune.cerveteri.rm.it
“La nostra terra ha la fortuna di avere degli olivi bellissimi, che fanno una buona produzione – ha dichiarato Riccardo Ferri, Assessore all’Agricoltura del Comune di Cerveteri – Autorizzando i cittadini a cogliere le olive per portarle direttamente al frantoio vogliamo favorire la riattivazione di tutte quelle cure di cui le piante hanno bisogno per crescere in salute e mantenere la produzione. L’unico requisito che bisogna possedere per chiedere un’area di raccolta è la residenza nel Comune di Cerveteri. Ad ogni domanda corrisponderà l’assegnazione per tre mesi di un’unica area, con un massimo di cinque piante per concessione. A differenza degli anni scorsi, è stata approvata anche la possibilità, nel caso in cui il numero delle domande presentate consenta la possibilità dell’assegnazione di un numero maggiore di piante, di considerare l’evenienza di concedere più di cinque piante a persona”.
Il frutto della raccolta, ovviamente, può essere destinato al solo consumo personale e non al commercio.