Una poesia dedicata al carnevale dal titolo “Festa Galante“di Dario Rossi.
Il Carnevale
Viva, viva il Carnevale!
Colombina si ridesta per il gaio baccanale ch’è sovrano della festa.
Pulcinella è il fidanzato: brache bianche e camiciotto, della celia ha il senso innato e una maschera con l’otto.
Pantalone…un vecchio mogio dalle gote assai giulive; sul panciotto ha l’orologio, paga spese tante e vive.
Arlecchino malizioso, ghiotto, arguta dicitura; veste l’abito oneroso di cobri…Alla cintura porta sciabola di legno, stravagante nel linguaggio; servitore, ed un contegno senza stile, nè lignaggio.
Viva, viva il Carnevale!
Con lo scherzo senza inèdia, con le Maschere che l’ale han danato alla commedia: Bergamasche o veneziane, del Vesuvio, Bolognesi; ricche dame, popolane, gente umile, marchesi hanno riso a crepapelle coi lor lazi, alle sventure, nelle sere pien di stelle o dei palchi nelle cure.
Viva, viva il Carnevale!
Coi coriandoli, il trescone, con quell’aria medievale ed il vino nel boccione; con le frappe, castagnole, luccichini sulle… tette, tutto è lecito a chi vuole fare burle, offrir burlette; coi fiaschett, le filanti, con le ciocche inanellate; con gli gnomi, i questuanti, le bacchette delle fate; coi rossetti, i barbablù, i crudeli saracini, le bambine nei tutù e i capricci dei bambini; coi pirati, i burlamacchi, i magnifici zulù; con la moda degli scacchi e i pompieri di Viggiù; con le penne, col pinnacolo sopra l’elmo da Crociato, coi colori del Cenacolo, o del sole sul sagrato; coi nasoni rosso-acceso, i costumi inghirlandati; più nessuno è vilipeso: tutti allegri e pur beati.
Poi… varrà la ristrettezza e la cenere sacrale. Or gridiamo con gaiezza: Viva, viva il Carnevale!
Dario Rossi