Passo in avanti nel processo relativo al cerveterano Davide Lucarini, ragazzo di 34 anni che perse la vita nel 2012 cadendo da un carro allegorico al termine della sagra dell’Uva e del Vino. È arrivata la sentenza di primo grado che ha sancito l’assoluzione per Marco Scarpellini, all’epoca comandante della Polizia locale e anche per Emanuele Badini, all’epoca presidente della Pro Loco di Cerveteri. Due persone invece sono state condannate dal giudice civitavecchiese Nappi e si tratta di un agente della Municipale (a 9 mesi) e poi il conducente del trattore che trainava il carro (a 6 mesi). Il capo di imputazione è omicidio colposo. Ad avviare le indagini fu il pm Alessandro Gentile. I fatti risalgono alle due di notte del 27 agosto 2012. La tradizionale festa cerveterana era oramai giunta a conclusione. Il carro allegorico incriminato, scortato dalla polizia locale, stava percorrendo la via Settevene Palo per fare rientro al parcheggio di fronte al cimitero vecchio quando il 34enne, che si trovava in piedi in un punto alto del carro a forma di nave, è rimasto impigliato in un cavo telefonico che forse ha causato lo sbilanciamento e poi la sua caduta sull’asfalto. «Per noi è la fine di un calvario – interviene Mauro De Carolis, legale di Scarpellini – è stata accettata la nostra tesi difensiva da parte dei giudici e accolto quello che sempre avevamo sostenuto sin dall’inizio». I familiari della vittima, assistiti dagli avvocati Celestino Gnazi e Luca Cacciamani, avevano citato in giudizio, in qualità di responsabili civili, anche l’Assicurazione del carro allegorico, il Comune di Cerveteri in quanto responsabile della Polizia Locale. Il risarcimento dei danni si valuterà di fronte al giudice civile. Le richiesta sono state accolte.