“La memoria e il futuro: Euphronios – Gisella Meo, immagine riflessa in un labirinto di trame”. Questo il prezioso omaggio che l’artista Gisella Meo riserva al ritorno nella sua casa naturale del Cratere di Euphronios, il pregiato vaso etrusco trafugato negli anni settanta da una tomba nella necropoli di Cerveteri e finito per quasi cinquant’anni al Metropolitan Museum di New York ed ora in esposizione permanente presso il Museo Nazionale Caerite di Cerveteri.
La mostra, patrocinata dall’Assessorato alla Promozione e Sviluppo Sostenibile del Territorio del Comune di Cerveteri, sarà inaugurata nei locali di Sala Ruspoli in Piazza Santa Maria sabato 14 aprile alle ore 18.00 e rimarrà visitabile fino al 20 aprile.
“Uno straordinario omaggio al simbolo dell’arte e della cultura etrusca quale è il Cratere di Eufronio – ha dichiarato Lorenzo Croci, Assessore alla Promozione e Sviluppo Sostenibile del Territorio del Comune di Cerveteri – Gisella Meo, artista riconosciuta a livello internazionale che ci onoriamo di poter ospitare nella nostra città, attraverso questa esposizione, lo esalta tessendo una trama per imbrigliare l’immagine del Cratere riflessa su una superficie specchiante, a protezione del capolavoro dipinto dal ceramografo Euphronios, ma al tempo stesso al fine di imbrigliare il mito al quale esso è dedicato”.
“Una mostra prestigiosa – prosegue l’Assessore Lorenzo Croci – dal grande valore simbolico, non solo per l’opera a cui è dedicata, ma perché proprio davanti i locali di Sala Ruspoli, ad appena pochi passi, è situato il vero Cratere di Eufronio, quello custodito all’interno del Museo Nazionale Caerite. Visitare la mostra in Sala Ruspoli è dunque un’opportunità preziosa per poter ammirare nel raggio di pochi metri, sia i Capolavori di Eufronio, che una straordinaria mostra ad essi dedicata. Colgo l’occasione infine, per ringraziare a nome dell’Amministrazione comunale di Cerveteri tutta, l’artista Gisella Meo che al termine dei giorni della mostra, donerà la sua opera alla nostra Città. Un ulteriore tassello che andrà ad arricchire ulteriormente l’offerta culturale ed artistica di Cerveteri”.
Gisella Meo è stata attiva a Cerveteri già negli anni ottanta, all’epoca delle Celebrazioni Etrusche 1984-1986, con due interventi sulle tombe a tumulo nella Necropoli della Banditaccia. L’artista ha formato un anello di persone intorno ad esse (telaio umano) e ha lavorato la maglia intorno alle loro mani. Alla fine, con il tubulare di maglia ottenuto, si è cercato di imbrigliare le tombe e sollevarle in un movimento simbolico di liberazione come a voler rivitalizzare, con una operazione liberatoria e dinamica, un luogo di morte che riposava nella staticità dei millenni.
La mostra sarà aperta dal 14 al 20 aprile, tutti i giorni dalle 18.00 alle 20.00 e sabato 21 dalle 10.00 alle 13.00.