Eccoli arrivati. Ne abbiamo copia. Parliamo degli elenchi dei nominativi a cui sono stati concessi i “Buoni Pasto”.
Sono stati chiesti dai consiglieri di opposizione Belardinelli, Piergentili, De Angelis, Orsomando, Falconi e Ramazzotti e dopo un tentativo di negarli da parte dell’Amministrazione, tirando in ballo una questione di privacy, si è dovuta arrendere ai richiedenti, i quali hanno sottolineato che trattandosi di impiego di soldi pubblici la pregiudiziale cadeva.
L’elenco è composto da 1510 nominativi tra quelli che hanno già usufruito del buono spesa e quelli che dovrebbero accedervi con lo stanziamento dei nuovi fondi. La polemica, tanto da provocare la richiesta dell’opposizione, era nata dopo alcune segnalazioni di persone che lamentavano parzialità nelle assegnazioni, da qui gli elenchi. Ma potrebbe essere vero che per l’ennesima volta il danaro pubblico è stato lottizzato con principi diversi da quelli del bisogno dai vari capipopolo della maggioranza?
Sarebbe atroce ma scorrendo questi elenchi ci si chiede: come fa quella persona a reddito zero a mantenere il Suw con il quale va a fare la spesa, in questo caso con il buono pasto, e accompagna i figli a scuola? In fondo in paese ci si conosce tutti. Non sarebbe male che le autorità competenti ci ficcassero il naso, così tanto per rendere onore a chi a Pasqua non ha potuto davvero comprare l’uovo di cioccolata ai suoi bambini.
Toni Moretti