CERVETERI, LA CONSULTA FANTASMA E LO SPORT CHE RESTA AL PALO

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Carta di Identità elettronica

Lo sport non interessa a questa amministrazione. Questo è un fatto ormai, dopo quasi cinque anni di nulla.

“La maggioranza in Consiglio ha bocciato più volte le nostre proposte di sostenere e promuovere le attività delle associazioni, che sul territorio si stanno barcamenando con scarsissimi mezzi per ottenere qualche risultato. Perfino i 10mila euro previsti in Bilancio sono stati spostati dallo sport al capitolo “cultura” (di nuovo, sì) nell’ultima variazione d’urgenza approvata pochi giorni fa.
Ma non avevamo una Festa dello Sport? È sparita dai radar.
E non abbiamo perfino una Consulta dello Sport? C’è, sì, ma Chi l’ha vista? Alla fine, si è ridotta a un elenco di associazioni iscritte all’Albo per avere qualche spicciolo. Per il resto, un fantasma, un nome senza sostanza.
E pensare che, tra i suoi compiti, la Consulta avrebbe quello di “favorire il riconoscimento e la diffusione del valore sociale della pratica sportiva (…), la promozione di attività e manifestazioni (…), recepire le istanze provenienti dalle varie realtà sportive e in particolare da quelle dilettantistiche (…), elaborare un’efficace programmazione di iniziative e progetti…”. Nobili intenti, rimasti però solo sulla carta.
Non si riesce a svegliare da questo letargo l’Assessorato allo Sport, non a caso unito alla Cultura. Eppure, questa giunta è così attenta e iperattiva, così pronta a investire quando si tratta di eventi musicali, anche i più impattanti, anche quelli che mettono a rischio la natura a cui appartiene questo territorio in nome della “cultura”. E poi dimentica completamente l’importanza dello sport come crescita, anch’essa culturale, di una comunità.
Lo sport come leva sociale, come occasione di aggregazione, di inclusione, come insegnamento etico, non viene minimamente considerato.
Da ex dirigente di un’associazione sportiva, da ex calciatore dilettante per oltre 25 anni, so bene quanto sia possibile fare con e per lo sport. Abbiamo seminato tanto, realizzato iniziative di carattere solidale e integrazione sociale, abbiamo condiviso emozioni con persone di tutte le età. Insomma, abbiamo fatto “comunità”.
Le Associazioni svolgono un ruolo importantissimo, nascono e crescono ma possono contare solo su se stesse, perché vanno a sbattere troppo spesso contro il muro dell’indifferenza istituzionale dell’Assessora Battafarano, “competente” ma soprattutto responsabile per lo sport a Cerveteri. Purtroppo.
Diceva Pietro Mennea che “Lo sport ha bisogno di progettazione, innovazione, impegno costante”. Ecco, qui a Cerveteri non c’è niente di tutto questo, piuttosto avanza inesorabilmente il deserto“.
Alessandro Magnani