Residenti e comitati chiedono velox, dossi o un semaforo per impedire altre sciagure.
Strade pericolose a Cerveteri e incidenti, uno dietro l’altro, che per l’ennesima volta accendono i riflettori sul tema della sicurezza troppe volte forse lasciata nel dimenticatoio. Chiaro, è anche per colpa degli automobilisti che si verificano gli schianti. Fatto sta che gli abitanti iniziano a pretendere accorgimenti da parte delle istituzioni competenti.
La città etrusca in questo 2024 ha già pagato dazio. L’ultimo caso ha riguardato il signor Giacomo Taramanni, un pensionato di 78 anni travolto da un furgone proprio su via Doganale, all’altezza di Borgo San Martino, mentre era a passeggio con la sua bici. L’uomo, che viveva solo ed era conosciuto nella comunità di Valcanneto, è morto dopo alcuni giorni di agonia al San Camillo di Roma. La settimana scorsa sulla stessa arteria provinciale altro scontro tra un camioncino e una vettura al cui interno si trovavano due fratellini di 5 e 10 anni che la madre stava accompagnando a scuola: sono stati trasportati al Bambino Gesù di Palidoro (per fortuna senza gravi conseguenze). Alcune settimane fa ennesimo urto violento con un anziano che ha quasi rischiato di finire in una scarpata dopo l’impatto con il guardrail e alla fine è stato salvato dai vigili del fuoco di Cerenova. L’altro dramma del 2024 sull’Aurelia subito dopo la curva di Valcanneto in direzione della Capitale. A perdere la vita il 23enne Andrea Ferlini. Era in sella al suo scooter ma è stato colpito in pieno da un furgone che avrebbe effettuato una inversione a U sul rettilineo per immettersi da un distributore di benzina.
Le richieste dei cittadini sono sempre più insistenti. È partita una petizione popolare affinché si intervenga proprio sulla statale magari con uno spartitraffico o una rotatoria. Richiesta al momento non presa in considerazione dall’Anas. Il comandante della Polizia locale di Cerveteri ha invece chiarito sulla richiesta di installare dei velox. «Non si possono collocare in questa zona – è la precisazione di Cinzia Luchetti – in quanto la Doganale non è più considerata strada primaria. Valuteremo magari quelli mobili in alcune giornate». Anche in queste ore vengono chiesti miglioramenti su via Doganale. «Troppi incidenti – dice Gennaro Martini, residente – e per quanto riguarda dossi e rotonde ci sono delle difficoltà oggettive. E se si pensasse a un semaforo?». La discussione è entrata nel vivo, ma non tutti sono d’accordo, specie i pendolari che di impianti semaforici se ne troverebbero due in pochi chilometri con ripercussioni sul traffico. «Intanto il comune di Cerveteri – chiede Antonella Temperini, presidente del comitato di zona di Valcanneto – dovrebbe pulire gli specchi parabolici coperti dalla polvere. Ho inviato già due sollecitazioni. Servirebbe un tavolo di lavoro tra gli enti in causa perché la strada, a quanto ci dicono, è stretta per poter collocare dossi o rotatorie».
Replica la Giunta di centrosinistra. «Via Doganale è di competenza di Città Metropolitana – ribatte Matteo Luchetti, assessore ai Lavori pubblici – così come via Furbara-Sasso tra le aree dove ci arrivano segnalazioni. Nella parte gestita da comune provvederemo ad effettuare un restyling».
Altre strade sono a rischio: via di Zambra, via Fontana Morella, via Settevene Palo verso Bracciano e via Marini. Comune e Città Metropolitana gli enti chiamati ad intervenire prima che sia troppo tardi.